ottobre 2011 Blog Posts

Una delle novità più rilevanti per quanto riguarda il Version Control di Team Foundation Server 11 è l’introduzione dei Local Workspace.

Quante volte, lavorando offline, capita di vedere questo avviso?

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E soprattutto, modificando un file…

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Tutto questo con Team Foundation Server 11 non ci sarà più: ecco a voi i Local Workspace!

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Sono l’evoluzione dei workspace serverside, primo passo di Team Foundation Server verso un paradigma che strizzi l’occhio al DVCS*.

Possiamo eseguire modifiche offline senza preoccuparci della connessione al server, infatti i file non sono più readonly, ma totalmente sbloccati.

Riconnettendosi al Team Foundation Server automaticamente verranno evidenziati come in checkout (e in pending change) i file modificati, esattamente come se si fosse sempre stati collegati.

Il trucco consiste in una cartella nascosta che tiene traccia di tutte le nostre modifiche, e che verranno poi rimandate in push al server non appena possibile.

Ovviamente i classici workspace esistono ancora, ma di default alla creazione di un nuovo workspace ne sarà creato uno di tipo Local.

Per chi li avesse già visti, no, non è un DVCS. Non si può fare checkin offline. Non si può consultare la history, ne tantomeno eseguire branch e merge.

* =”DVCS is definitely in our future and this is a step in that direction but there’s another step yet to take.” Brian Harry

Che io non sia mai stato un fan di Apple è noto.

Ma è innegabile che ieri ci ha lasciati uno dei più grandi CEO di sempre. E’ innegabile che la sua vision ha (quasi) sempre riscosso successo fra le masse, è innegabile che fosse un vincente.

Il discorso di Stanford è solo uno degli esempi del suo essere. E lo dico apertamente, sono state grandi parole.

E’ innegabile che fosse un eccellente CEO. AAPL nel 2000 era carta straccia, oggi una singola azione AAPL vale 378.25$. Apple è la seconda azienda per capitalizzazione, dietro il gruppo Exxon Mobil (Esso per capirci), che ha dalla sua il piccolo vantaggio di giocare col petrolio.

Mi è stato chiesto “Ci sarà un erede?”. La risposta per ora è un secco no.

Uomini come lui, Gates, Ellison, Page non possono avere eredi diretti. Sono persone eccezionali che sono esplose in contesti difficilmente replicabili oggi.

E’ stato affamato, ed è stato folle, fino alla fine. Ha perseguito la sua linea fino in fondo, passando anche attraverso degli insuccessi, più o meno grandi.

Per questo, e per altri meriti, rimarrà nell’olimpo dei migliori.

Farewell Mr. Jobs.