Nota per il lettore:

Questa (mini) serie di post non è una ricetta per trasformare un’organizzazione in un ambiente in cui fallire non sia un problema, mi spiace dirvelo: non esistono ricette o il manuale delle istruzioni. Quello di cui parlo in questi 6 post sono le cose principali che sono emerse nel lungo processo di trasformazione, iniziato ormai 3 anni fa, che hanno portato Particular Software ad essere quello che è oggi.

La vostra ricetta la potete trovare solo voi facendo quello che forse è il primo, e più difficile, passo: chiedendo a voi stessi, ai colleghi e ai dipendenti che cosa non va bene e come lo cambierebbero. Ovviamente dovete ascoltare le risposte, criticarle e poi infine dovete voler cambiare.

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Mi è capitato spesso di assistere a situazioni in cui ci fossero forti pressioni “dall’alto” perché un problema venisse risolto  e venisse risolto alla svelta. Il team si dannava, faceva le notti, accumulava frustrazione, per poi scoprire che la soluzione implementata non era quella desiderata.

L’inghippo, se di inghippo e non di miopia si può parlare, è abbastanza semplice: La fretta genera l’errore in ogni cosa.

Qualcuno, spesso qualcuno in alto nella gerarchia e guarda caso anche molto distaccato dal mondo reale, lamenta un problema e data la sua posizione di potere ne pretende la soluzione. Nella catena di schiavi nessuno ha il coraggio, se lo sa, di dirgli che quello non è il vero problema ma è solo il sintomo. E il team si ritrova a fare le notti.

In retrospettiva posso dire che noi spendiamo tantissimo tempo, dato un presunto problema, per comprendere a fondo se quello è veramente il problema da risolvere o se invece è solo un sintomo.

Identificare il vero problema da risolvere innesca due cose interessanti:

  • Molte meno discussioni interne perché una volta identificato il problema vero siamo tutti orientati nella stessa direzione; tant’è che uno dei metri di misura che ci fanno dire “forse è il problema sbagliato” è quando il dibattimento sulle soluzioni si trascina, e spesso le soluzioni proposte sono diametralmente opposte.
  • La soluzione si rivela essere una soluzione di (più) lunga durata e questo gratifica, con tutto quello che ne consegue.

Prima di iniziare a pensare ad una soluzione concentratevi sul problema.

Post in questa (mini) serie: