ottobre 2017 Blog Posts

WebAppConf 2017, Torino #webappconf17

Ultimo appuntamento “conferenziero” dell’anno. Il 16 novembre avrò il piacere di essere ospite della WebAppConf 2017 per parlare di GraphQL: GraphQL. Where are you from? Where are you going? GraphQL, inventato da Facebook per risolvere un problema molto specifico, è diventato uno standard. Le applicazioni client lo utilizzano per leggere e manipolare i dati esposti dai server back-end. È così flessibile che recentemente GitHub l'ha adottata per tutte le sue API. Il paradigma è semplice e tuttavia potente tale da consentire la manipolazione flessibile e la loro composizione da molte fonti...

posted @ lunedì 30 ottobre 2017 08:09 | Feedback (1)

Dare un senso alla giornata, quando un senso non ce l’ha

È uno dei motivi per cui ho deciso di provare ad introdurre la “retrospettiva” a fine giornata. La realtà lavorativa che vivo è molto particolare, non la cambierei, ma nonostante abbia una serie lunghissima di pregi ha anche i suoi difetti. Uno su tutti è la difficoltà di concentrarsi pochi, magari uno solo, macro-task. Capita spessissimo di arrivare a fine giornata e avere la sensazione di aver concluso molto poco: moltissimi micro-task, in apparenza, e poco più. Non è molto diverso dalla situazione proposta da Mariano: Premessa: Anche io adoro l'impatto psicologico della...

posted @ venerdì 27 ottobre 2017 08:34 | Feedback (0)

La mia agendina: piccola evoluzione

Come probabilmente sapete uso quotidianamente un’agenda* cartacea come todo list, per tenere traccia delle attività che devo fare e di quelle fatte. Ne abbiamo parlato parecchio nei mesi scorsi. Da ieri ho aggiunto una piccola evoluzione: una retrospettiva a fine giornata. Alla fine della giornata dedico 15 minuti a fare due cose: preparare la giornata successiva trascrivendo il non fatto e aggiungendo quello che so già che deve essere fatto aggiungendo a piè di pagina della giornata correte una micro retrospettiva in stile: cosa è andato bene, cosa è andato...

posted @ mercoledì 25 ottobre 2017 11:41 | Feedback (1)

Services Composition: ViewModel(s) Composition - Take 4

È tanto che non parliamo di Services Composition e mi sono appena reso conto che abbiamo lasciato il discorso in sospeso. L’ultima volta che abbiamo toccato l’argomento abbiamo delineato cosa succede quando componiamo informazioni che provengono da più servizi e lo scopo è visualizzare un singolo elemento, come ad esempio 1 prodotto. Cosa succede se dobbiamo visualizzare una lista? Sia nello screenshot di cui sopra, che nel seguente, stiamo visualizzando un insieme di elementi, tutti a loro volta frutto di un processo di composizione. Salta probabilmente subito all’occhio il potenziale problema in cui possiamo...

posted @ lunedì 23 ottobre 2017 12:29 | Feedback (0)

Cosa vuol dire che una Pull Request deve essere “piccola”

Roberto, che ovviamente è il benvenuto fa una domanda molto interessante: Mini pull request: ma che dimensioni avranno? La domanda è un po’ rognosa, perché è un po’ come chiedere quanto deve essere grosso un microservizio, la risposta ovviamente è quella odiosa in stile consulente: dipende :-) Facciamo un esempio per capire quale è il problema: stato creando una nuova demo la nuova demo è composta da una decina di progetti C# Il primo approccio: scrivete tutto ...

posted @ venerdì 20 ottobre 2017 12:39 | Feedback (0)

Il lavoratore remoto: lunga vita alle review

Nella nostra esperienza il “pair programming” da remoto è compito arduo, gli strumenti se si trovano sono estremamente acerbi, e la semplice condivisione dello schermo non ha neanche lontanamente lo stesso effetto dell’essere seduti uno di fianco all’altro. Se in più ci mettete l’ovvia magagna delle time zone il disastro è servito. Il nostro strumento prediletto sono quindi diventate le code review. Se fai push su master o develop direttamente ti tagliamo “i ditini”: apri una pull request, per tutto. Se la pull request è troppo...

posted @ mercoledì 18 ottobre 2017 12:57 | Feedback (1)

Il lavoratore remoto: la diversa-socializzazione

Il lavoratore remoto, a differenza di quello colocato, non socializza, o fa molta più fatica a socializzare, proprio perché non c’è un “posto” di lavoro che ne favorisca il processo. È quindi facile diventare l’orango di turno che, come in natura, vive la sua vita in solitaria. Solo che il buon orango ha uno scopo ben preciso nello star da solo, mentre sappiamo che l’essere umano molto rapidamente si trasforma in uno strano mostro alienato dalla società. Il lavoratore remoto deve quindi fare qualcosa di proattivo per stimolare socializzazione dato che non è immerso in un contesto...

posted @ lunedì 16 ottobre 2017 08:21 | Feedback (0)

Il lavoratore remoto: demo, tutorial, e tanto tanto materiale scritto.

Se da un lato scrivere è attività da ponderare, dall’altro per il lavoratore remoto è attività fondamentale. Ogni volta che dovete condividere qualcosa con i colleghi in un modello colocato sareste portati ad indire una riunione. Quando lavorate da remoto è molto facile transitare da una riunione ad una conference call, peccato che questa invada lo spazio e l’autonomia di tutti gli invitati come farebbe un lock pessimistico in uno database con alto traffico. Un disastro insomma. Non che in uno scenario colocato non lo sia, anzi. La soluzione alla condivisione di materiale è, ad esempio,...

posted @ mercoledì 11 ottobre 2017 11:03 | Feedback (0)

Il lavoratore remoto: Arrabbiato? non scrivere

È probabilmente un consiglio che vale sempre, ma ancor di più per il lavoratore remoto: quando sono le emozioni a guidare non usate comunicazione scritta. WhatsApp è causa della rottura di una quantità abominevole di rapporti, lo so è triste e anche un po’ deprimente. Ho assistito personalmente ad amicizie di lunghissima data andate in frantumi per un’interpretazione sbagliata di un messaggio scritto. E attenzione, non c’è faccina che tenga, se poi ci mettiamo che c’è gente che si è nascosta molto bene quando hanno cercato di insegnarli grammatica, ortografia e l’uso dei famigerati puntini di sospensione…siamo...

posted @ lunedì 9 ottobre 2017 08:51 | Feedback (1)

Il lavoratore remoto: Nessuno lo sa se non lo dici

Le dinamiche del lavoro colocato non si possono applicare al lavoro remoto, questo credo sia ormai chiaro. Ne stiamo parlando da un po’ e con i ragazzi di dotNetPodcast stiamo anche registrando una serie di puntate sul tema. In un ambiente colocato l’ambiente vi osserva, i vostri colleghi vi osservano, il vostro capo vi osserva. In un ambiente in cui c’è contatto fisico con le persone il linguaggio non verbale è una componente importantissima. Questo significa che la comunicazione può essere in qualche modo passiva, non siamo noi a dover per forza iniziare una comunicazione, ma possono...

posted @ venerdì 6 ottobre 2017 10:15 | Feedback (0)

RFC: Request for Comments

Un po’ di tempo fa ci siamo lasciati dicendo che il consenso non funziona. Mettere d’accordo le persone è impresa ardua e complessa, metterne d’accordo tante è molto faticoso, metterle d’accordo tutte è impossibile. Il nostro processo decisionale è basato su alcuni principi cardine: Sbagliare è umano, e non è un problema Prendere decisioni in solitaria è molto più rischioso che se condivise con un gruppo Prima di prendere una decisione è fondamentale: capire quale sia il problema (o...

posted @ mercoledì 4 ottobre 2017 20:32 | Feedback (0)

12 minuti ben spesi: Why good leaders make you feel safe

Parafrasando: Un buon leader si sacrifica per salvare gli altri, non sacrifica gli altri per salvare se stesso. Manager con i macchinoni, i bonus e le posizioni acquisite: meditate. Versione integrale: https://www.ted.com/talks/simon_sinek_why_good_leaders_make_you_feel_safe

posted @ lunedì 2 ottobre 2017 07:23 | Feedback (0)