gennaio 2018 Blog Posts
Dedicate 3 minuti a “L’importanza dei tempi morti” di Igor Damiani.
SubText, il motore che fa girare questo e tanti altri blog non è mai stato eccelso ma ha sempre fatto il suo sporco lavoro e lo ha fatto spesso e volentieri bene. L’ultimo aggiornamento l’ha invece trasformato in un robo pressoché schifoso. La sensazione, perché in tutta sincerità non ho idea di come funzioni, è che i dati che la parte di front-end vede arrivano da ElasticSearch (o da una cache), mentre quello che la parte di back-end vede arriva da un database relazionale, o qualcosa di simile. Sembra quindi una sorta di implementazione di CQRS. Ecco...
Quando ci aspettiamo di generare più di un modello in lettura a fronte di una singola modifica le cose diventano un filino più complesse di quelle che abbiamo descritto fino ad ora. Il commento di Fabio centra appieno uno dei problemi: Supponiamo uno scenario del tipo: Cerco un cliente in anagrafica Non lo trovo tra i risultati Pigio il pulsante “Nuova anagrafica cliente” Creo il cliente Torno ai risultati della ricerca Il punto [5] è quello...
A febbraio 2015 comperavo un iPad Mini, che ancor oggi fa il suo sporco lavoro anche se le prestazioni cominciano a subire i segni del tempo. Nel tempo è passato da mero strumento per leggere blog/notizie prima di colazione a vero e proprio strumento lavorativo. Posta che per me è anche uno degli strumenti di pianificazione della giornata, issue su GitHub, ticket di supporto, calendari, etc. Ci ho scritto anche parecchi dei post che trovate su queste pagine. Visto l’uso che ne facevo le dimensioni cominciavano ad essere un problema, 7” sono un gran comodi in mobilità,...
Qualcuno potrebbe giustamente obiettare che ogni volta che abbiamo a che fare con HTTP, essendo un protocollo disconnesso, abbiamo uno scenario che ha problematiche simili a quello asincrono che abbiamo descritto. Aggiungo io che ogni volta che abbiamo a che fare con uno sistema che non usa lock pessimistici in lettura abbiamo a che fare con uno scenario simile.
In realtà le problematiche sono due, molto diverse tra loro, ma entrambe da comprendere e maneggiare con cura e consapevolezza.
Concorrenza ottimistica
Lo scenario a prescindere da come viene generato il modello in lettura è:
richiesta HTTP in GET
...
Se avete due device Windows potete fare mirroring del display, o anche estensione, usando il secondo device come schermo esterno. La cosa è fattibile anche usando un iPad, nel mio caso un iPad Pro. È sufficiente installare sull’iPad Duet Display, applicazione a pagamento (al momento della scrittura circa 10 euro) e la sua controparte “server”, nel mio caso per Windows. Una volta connesso l’iPad (o anche un iPhone) via USB, basterà avviare l’applicazione installata sul PC e l’applicazione su iPad per far si che Windows veda l’iPad come un secondo schermo. Dall’applicazione è poi possibile controllare la...