novembre 2008 Blog Posts
Lemma: ospitalità Sillabazione/Fonetica: [o-spi-ta-li-tà] Etimologia: Dal lat. hospitalita¯te(m), deriv. di hospita¯lis 'ospitale' Definizione: s. f. 1 l'essere ospitale; cortesia, affabilità verso chi è ospite, chi è forestiero: l'ospitalità di una famiglia, di una città 2 l'ospitare, l'essere ospitato: offrire, concedere, negare ospitalità; chiedere, trovare, accettare ospitalità; i doveri dell'ospitalità. poi c’è quella di amici che ti conoscono appena ma che non si fanno alcun problema ad ospitarti a casa loro e accoglierti come se ti conoscessero da sempre. Semplicemente grazie. .m
ok, direi che scherzare a suon di “braccine” abbiamo scherzato abbastanza, io e Raff siamo appena arrivati in una delle sale da pranzo e ci siamo trovati davanti all’incredibile sorpresa dei sacchetti per il pranzo esattamente come lunedì. Io sinceramente non ho parole se fossi un attendee che ha pagato fior di quattrini per venire ad un TechEd sarei incazzato come una bestia, io mi limito ad essere deluso per la figura pietosa che l’organizzazione sta facendo con le 3200 persone presenti, si stanno perdendo per strada… Non so che altro dire, ritengo che questa rincorsa al ripsarmio sia...
Un sessione di livello 400 di quelle che ti lasciano con la bocca aperta… di quelle da cui esci un po’ frastornato e ti chiedi ma perchè non esiste il livello 500 e il 600 e il… :-D L’ex MVP Bart de Smet, adesso dipendente Microsoft, ci ha intrattenuto con una splendida sessione sulla semplicissma interfaccia IQueryble<T>. L’argomento è decisamente tosto, bart ha cercato di affrontarlo gradualmente facendo un discreta introduzione sul funzionamento interno di linq, sui vari concetti che girano intorno alla lambda e alla Expression per poi darci la stoccata finale con un bel deep dive sull’implementazione...
Post cumulativo molto lazy :-D Ieri prima sessione di ATE conclusasi con una piacevolissima chiaccherata con il mio collega di ATE Pieter Joost van de Sande e con niente popò di meno che Mr. T AKA Mads Torgersen. Oggi startup con David Chapell che ci ha dilettato parlando di WF4.0, Dublin e Oslo argomenti di cui sapevo poco e nulla e devo dire che lo spaecker è stato semplicemente perfetto, veramente un grande. Segue una interessante, anche se un po’ zoppicante, sessione sul Sync Framework 2.0 che ha avuto il pregio di darmi una panoramica abbastanza buona...
si iniza alla grande già l’agenda è un “programma” di quelli che meritano. E’ talmente tanta la mole di informazioni che sta dando che non so neanche da che parte cominciare. La prospettiva è quella dei dati in un mondo in cui non esiste più il “now” ma siccome esistono i concetti di “dati esterni” e “dati interni” è necessario introdurre il concetto di “past”. In soldoni in un mondo SOA una volta che il messaggio è partito il ricevente non ha nessun controllo sulla consistenza del messaggio con il mondo da cui è partito quindi il ricevente sta...
finalmente si inizia, prima sessione. Introduzione sulle novità (Client Profile) introdotte con l’SP1 per il deploy del framework sulle macchine client, per ridurre il il traffico e il tempo impegnato durante i setup per l’installzazone di qualcosa che probabilmente non verrà usato dall’applicazione. La sessione non introduce nulla di nuovo ma vuole essere una tip-library di esperienze fatte dallo speaker durante la sua carriera e come usare gli strumenti, il solo Viusal Studio senza dover dipendere da altri prodotti di terze parti. Sta facendo vedere come usare i progetti di setup di Visual Studio, nulla di nuovo...
l’ho dato ai greci perchè mi danno più soddisfazioni <cit.> ma tu dimmi se si può… :-D .m
<polemicMode status=”On”> ok, primo giorno… si inizia il pomeriggio con la key note, mattinata dedicata al cazzeggio e ad un po’ di shopping, ma non doveva durare 4gg? Arriviamo all CCIB verso le 12 e ci dirigiamo verso quel della sala pranzo… e ci danno un bel sacchettino con il lunch… una schifezza mai vista, neanche nel peggior autogrill italiano, alle 3 di notte dopo qualche settiaman di sciopero riesci a trovare cose di questa bassezza. Tirste, decisamente triste. </polemicMode> Vediamo se sono in grado...
ci siamo! finalmente siamo tutti insieme a Barcellona per il TechEd Developers 2008, come al solito la città è stupenda, il clima è decisamente invidiabile e la tranquillità che questo ambiente ti infonde è decisamente inimitabile. Ma non è tutto oro quel che luccica e le “braccine” stanno diventando di casa anche in MS, oggi ci siamo presentati al banco delle registrazioni abbiamo fatto tutta la trafila ci hanno dato la solita borsa con i gadget e la maglietta… ma ne uno ne l’altro c’erano, la borsa era semplicemente vuota… a seguito delle nostre domande (rimostranze) la signorina del...
Lo SPAM è reato. Oggi arrivo a casa e nella casella della posta, quella fisica, trovo il solito ciarpame di volantini pubblicitari, il parrucchiere tal dei tali, il supermercato tedesco tal altri, il supermercato italiano tal lo sa lui… e mi chiedo: ma questo non è SPAM? per me queste comunicazioni, in nessun modo richieste ne autorizzate sono un costo, il ciarpame lo smaltisco io e loro non mi fanno mica lo sconto sulla tassa dei rifiuti… Qualcuno sa se si può fare qualcosa? Yes we can? :-D .m
ho passato l’ultima mezz’ora a litigare con TFS perchè non riuscivo a “bindare” una solution… Antefatto: la solution stava su un TFS che non esiste più, è morto tempo fa, oggi mi serviva rimetterla sotto source control. Apro VS; apro la solution aspetto che vada in timeout e arrivi la notifica del lavoro off-line; rimuovo i binding al TFS “andato”; chiudo la solution salvando tute le modifiche ai vari csproj e sln; riapro a faccio un bel add to...
lo odio, ma proprio con tutto me stesso… è mai possibile: non un messaggio di errore, nulla di nulla… già sono degli strozzini legalizzati e si permettono pure di fare il bello e cattivo tempo… .m
…ho iniziato a dare il primo sguardo serio a WPF e coadiuvato da un paio di mail scambiate con Corrado sto realizzando un piccolo, veramente piccolo, concept. Per ora ho scalfito la superficie del motore di binding e dei template, ci sono rimasto male. Sto facendo cose che se penso di fare con Windows Forms… meglio che non lo dica :-D .m
Il framework 4.0 “is on the way”, c’è ancora molta strada da fare ma se non altro la via è stata imboccata; cominciano a girare un po’ di documenti sulle novità che verranno introdotte con il nuovo runtime e i cominciano anche a sprecarsi i post su “dynamic”, sui valori di default per i parametri etc… evito che è meglio ;-) E’ ovvio che rivoluzioni come Linq si vedono una volta nella vita quindi secondo me non ha senso lamentarsi dell’apparente veste poco rivoluzionaria del nuovo framework, se però scaviamo a fondo, sotto sotto ci sono tante belle cose…...
Disclaimer: non voglio parlare del mondo Open Source in generale; racconto semplicemente i fatti che mi sono accaduti; Non accetto che questo post scateni una polemica sterile sulla diatriba Open Source/Closed Source/Sw Commerciale in generale; accetto solo commenti in topic; Ieri ho parlato della necessità di recuperare dal repository ufficiale di Castle la “latest version” del framework e di compilarla. Bene, non è stata un’esperienza user friendly. Vediamo cosa ho fatto e cosa...
è ufficiale e quindi posso dirlo :-D, faccio parte degli speaker della prima edizione di Basta! Italia che si terrà a Roma a marzo dell’anno prossimo. Ho una sessione a me abbastanza familiare: Inversion Of Control: anatomia di una soluzione. Sono decisamente elettrizzato e contento. .m
…è un catorcio succhia risorse. Possiedo un EeePC 904HD così configurato: Intel Celeron 900; 2Gb RAM; HD 160Gb; Scheda Video Intel qualcosa integrata; Con installato: Windows Vista Ultimate; Visual Studio Team Suite 2008; Sql Server 2005; Office 2007 Ultimate; Va…, non solo va…, ma va più che dignitosamente tanto che durante i viaggi sta diventando...
Si sa sono un fun di Castle Windsor e in generale del mondo IoC, una cosa però veramente tediosa, prona ad errori, scomoda e decisamente ingombrante dei framework di Inversion of Control è la gestione del file di configurazione, soprattutto se usate massicciamente i generics. Questo perchè per gestire una situazione, decisamente triviale, come la seguente: public interface IMyComponent<T>
where T : IDispatcher
{
}
public interface IDispatcher
{
void Say( String msg );
}
class MyComponent : IMyComponent<IDispatcher>
{
public MyComponent( IDispatcher dispatcher )
{
dispatcher.Say(...