Alessio fa quella che probabilmente è la Domanda, con la D maiuscola: Come crei un ambiente che consenta di alzare la mano e dire: “non sono produttivo”?

image

Diciamo che probabilmente possiamo generalizzare la domanda in: come crei un ambiente in cui fallire non sia un problema?

42, è la risposta

Un ambiente in cui fallire non è un problema non è il punto di partenza, piuttosto è la destinazione a cui dovremmo tendere. Se il fallimento non è più visto come un problema si sbloccano tutta una serie di comportamenti che non possono far altro che migliorare drasticamente l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo.

Fallimento = male

Il problema di fondo è che la cultura in cui viviamo ci ha insegnato che fallire, o anche semplicemente sbagliare è male, il male peggiore. Si viene marchiati a vita, con la lettera scarlatta, come dei falliti. La cosa molto curiosa è che questo processo mentale si instaura in tarda età. Il bambino appena nato fallisce costantemente e ad ogni piè sospinto, per il semplice fatto che sta facendo esperienza ed ogni cosa è nuova, e l’unico modo per imparare è sperimentando e apprendendo dagli errori, quindi fallendo. Questa cosa è accettata fino ad una certa età dalla nostra società dopodiché ci si aspetta che l’esperienza accumulata sia sufficiente per non sbagliare più.

Mai cazzata fu più colossale

Questo ovviamente, alza il velo del disonore e con il disonore i freni. Quindi? come ristabiliamo l’equilibrio nella forza? Nel nostro piccolo ci abbiamo messo quasi tre anni, minchia tre anni (cit.), ma ci siamo riusciti. Non abbiate fretta.

Le cose che abbiamo fatto e che continuiamo a fare sono tantissime, ma quelle che ritengo essere le più importanti sono:

  1. Il manager non serve, trovate: leader, mentor e coach.
  2. Le metriche sono il male fatto a misura.
  3. Le persone vanno unite, non divise.
  4. Fiducia, fiducia e ancora fiducia.
  5. Processi (tanti), non risultati.
  6. Basta! basta! basta! pensare alla soluzione non serve se non si è compreso il problema.

Alcuni degli argomenti li abbiamo già trattati in maniera sparsa qua e la in questi ultimi due anni. Abbiamo 6 post da scrivere, alla prossima. Post che sono la base del talk “from cogs to nirvana” che ogni tanto mi capita di portare in giro per conferenze e user group, se siete interessati fate un fischio.