Mi annoto questa sintesi dal post The Engines of Logic di Matteo Vaccari
- Leibniz, perché è stato il primo a concepire l’idea di meccanizzare il ragionamento
- Boole, perché ha inventato quella che oggi chiamiamo logica proposizionale o Booleana
- Frege, perché ha esteso la logica proposizionale con la quantificazione (per ogni… esiste…)
- Cantor, perché ha inventato il metodo di dimostrazione “diagonale”, che è stato poi messo a frutto da Goedel e da Turing
- Hilbert, perché ha dato nuova linfa al progetto di Leibniz di ottenere un metodo per ottenere la risposta a qualsiasi domanda tramite il calcolo
- Goedel, perché ha dimostrato che il progetto di Hilbert è irrealizzabile
- Turing, perché ha definito con precisione il concetto di “problema computabile” (favolosi quegli anni… più o meno nello stesso periodo Hamming definiva con precisione il concetto di “informazione”. Bello che si possa dare una definizione precisa a concetti apparentemente sfuggenti.) Non solo: Turing ha anche concepito l’idea dell’algoritmo universale, ovvero di una singola macchina che è in grado di risolvere qualsiasi problema computabile. Da quest’idea nasce l’elaboratore di uso generale che conosciamo oggi: con il mio computer posso risolvere problemi di analisi matematica, archiviare indirizzi, editare immagini… non c’è limite.
- Von Neumann, perché ha progettato l’architettura generale degli elaboratori che usiamo ancora oggi, e continueremo ad usare per un bel pezzo, visto che non ci sono all’orizzonte alternative plausibili.
Nella "disputa" tra matematici e ingegneri questo libro di Davis segna un +1 per i matematici ;-)
A questo elenco aggiungo Blaise Pascal e Charles Babbage che ritrovo nelle annotazioni di questo post.