Mi annoto dalla solita fonte le linee guida per creare i presupposti che facilitano la risoluzione positiva di un conflitto. Quando ci si riesce la soluzione non peggiora la relazione che c'è tra le parti, magari la rafforza.
- Neutralizzare la tendenza a vedere le questioni in gioco come questioni di principio :
trasformare la questione in una questione materiale quantificabile , trasformare le questioni percepite come intrattabili in questioni trattabili con una equa compensazione
- Calmare la percezione ansiosa di una posta in gioco molto alta :
sottolineare la specificità della questione, la sua non generalizzabilità, una sua rivalutazione successiva per confermarne la portata circoscritta
- Contrastare la convinzione che le sole alternative sono vittoria o sconfitta :
evidenziare i possibili mutui benefici che possono esserci con un accordo cooperativo, evidenziare i vantaggi che possono esserci a lungo periodo dalla buona relazione tra le parti, rassicurare che le concessioni potranno essere recuperate in occasioni successive, evidenziare vincolu e obiettivi imposti dall'esterno
- Ridurre divisioni e instabilità della controparte :
rendere il conflitto più gestibile aiutando a rafforzare la struttura interna della controparte
- Evitare un mediatore parziale :
non fare da arbitro invece facilitare le parti a relazionarsi in modo responsabile, rispettoso e ragionevole
- Contrastare la escalation del conflitto :
incoraggiando la maturità tra le parti che è il risultato di 3 componenti : una situazione di stallo, l'arrivo di possibili conseguenze "catastrofiche" a causa del protrarsi del conflitto, una nuova opportunità allettante ottenibile collaborando con la controparte
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