Ho già avuto modo di parlare della mia agenda quando ho trattato get things done e la disciplina. E voi vi starete chiedendo: che attinenza hanno con il lavoratore remoto?

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Troppa, è la risposta.

Una delle rogne del lavoratore remoto è la solitudine. I vantaggi del lavoro da remoto sono tantissimi, ma la solitudine è un problema interessante con cui avere a che fare, giorno dopo giorno.

Il problema di fondo è che siete soli, nel vostro ufficio casalingo. Il che comporta un paio di conseguenze:

  • ci sono tutta una serie di risvolti psicologici che non sono oggetto di questo post e che spesso sono molto personali
  • alcuni aspetti operativi del lavoro quotidiano si complicano

A che punto è X e che impatto ho io su X

Dato X, un task o un mini progetto su cui stato lavorando con dei colleghi, da remoto diventa più complesso avere la sensazione dello stato di avanzamento e dell’impatto che il singolo ha su di esso. La cosa è ulteriormente complicata dall’eventuale coinvolgimento di più time zone.

Il problema è un’estensione di quanto evidenziato in “anche oggi ho fatto”. Una delle tecniche è proprio quella di segnarvi cosa avete fatto oggi, questo placa i sensi di colpa, o se la vogliamo vedere in senso positivo ci da feedback sullo stato di avanzamento.

Bene, ho evoluto il mio uso dell’agenda:

Sono passato dal segnare cosa ho fatto all’elencare la sera prima cosa voglia fare domani.

Con le priorità sembra ben in vista:

  1. capire se c’è qualcosa di personale veramente importante che deve accadere oggi
  2. trovare la concentrazione per fare la cosa importante di oggi
  3. rispettare gli accordi presi con i colleghi (come ad esempio esserci ad una call a cui ho detto che ci sarei stato)
  4. gestire la mia vita personale
  5. incastrare il resto

Conclusione

Lo so, probabilmente mi sto dirigendo sempre di più verso la tecnica del pomodoro. Ma per come sono fatto io ci devo arrivare per gradi, sperimentando e assimilando (rendendolo un’abitudine consolidata) ogni singolo passaggio. Solo in questo modo riesco ad apprezzarne i benefici e non farmi pesare gli eventuali effetti collaterali.