Una delle cose su cui sento insistere molto è l’asincronicità del lavoro remoto. Si stressa molto sul rendere tutto asincrono.

Ottimo, peccato che non funzioni sempre

La comunicazione asincrona comporta scrivere molto, anzi moltissimo. Scrivere aiuta moltissimo in certi contesti e crea moltissima frizione in altri. Diventa quindi molto importante capire rapidamente quando la comunicazione ha senso che sia asincrona, e quindi scritta, o sincrona e quindi vis-a-vis con una call.

Diciamo che la nostra regola aurea interna è:

  • discussioni e ricerca del consenso funzionano molto bene in maniera sincrona e molto male in maniera asincrona
  • aggiornamenti di stato, passaggi consegne e brainstorming funzionano molto bene in maniera asincrona e sono molto meno efficaci se sincroni

Scrivere ha un vantaggio enorme: obbliga ad attaccare il cervello. Scrivere ci impone di mettere in fila le idee che abbiamo confuse in testa. La sola attività di scrittura porta ordine nel caos e spesso ci porta a rivalutare quello che abbiamo in mente sotto forma di pensiero.

Attività come le discussioni e la ricerca del consenso sono invece tendenzialmente guidate dall’istinto, e istinto e scrittura sono un ossimoro. Risulta quindi molto facile che una discussione scritta degeneri in una litigata per iscritto. Questo perché, sia una discussione che la ricerca del consenso, tendono ad essere attività guidate anche dalle emozioni e la trascrizione delle emozioni è od oggi troppo rozza (si limita pressoché alle sole “faccine”). Il tono della voce e la mimica diventano quindi parte essenziale della comunicazione. La così detta “comunicazione non verbale”.

Il tutto può solo essere accentuato da differenze culturali e linguistiche.

Quindi?

Alleniamo il nostro sesto senso a capire quando è il momento di spostare la comunicazione usando uno strumento diverso. Ad esempio noi partiamo quasi sempre in maniera asincrona e “saltiamo su una call” non appena ci rendiamo conto che il mezzo, Slack nel nostro caso, sta generando più frizione del necessario. Appena questo succede lo strumento cambia e diventa Zoom.