Ci sono momenti in cui nonostante siate convinti che le soluzioni ci sono e che avete diligentemente osservato e misurato vi ritrovate bloccati in una sorta di limbo da cui non riuscite ad uscire.
Iterare e reiterare su quello che si ha non è detto che porti a nulla, probabilmente in questo caso quello che non è chiaro, o condiviso, sono gli obiettivi con la conseguenza che il punto di vista sul problema cambia, cambia il modo di valutarlo, o addirittura di identificarlo come tale, e variano di certo le valutazioni che vengono fatte su osservazioni e misurazioni.
È molto importante quindi definire gli obiettivi prima di affrontare qualsivoglia problema, e calare il problema nel contesto degli obiettivi, questo è uno dei motivi per cui molte aziende ad esempio, o gruppi di persone con una finalità, definiscono una “mission” condivisa con tutto il gruppo.
La “mission” è il faro verso cui orientarsi per dare contesto a problemi e soluzioni.
Provate ad immaginare le azioni di un’azienda la cui “mission” è avere successo e provate a confrontarle con quelle di un’azienda la cui “mission” è il successo dei suoi clienti. Il risultato è un abisso e, per inciso, spesso la seconda è un’azienda di successo la prima si ritrova a rincorrerlo sempre. Questo “semplicemente” perché a fronte dello stesso problema le valutazioni e osservazioni basate sulla “mission” portano a soluzioni e azioni diverse.
Ora provate a immaginare una terza azienda, nello stesso settore delle due di cui sopra, che non ha una “mission” condivisa, quasi certamente è in stallo immobilizzata nella sua incapacità di affrontare i problemi. Manca la prospettiva.