Le time zone sono sia la croce che anche la delizia dell’azienda in cui lavoro. I miei colleghi più ad est, rispetto a me, vivono sulla costa orientale dell’Australia, quelli più a ovest in California. Aziendalmente, ad esempio per il supporto ha molto senso, ma questa è un’altra storia.
Sta di fatto che collaborare non è così semplice come girare la sedia e far quattro chiacchiere con quello che siede dietro di voi. Potete immaginare. Non ha quindi nessun senso definire il concetto di orario lavorativo, viene molto comodo renderlo molto fluido e auto-gestito al fine di soddisfare le esigenze di tutti e quando ne avete bisogno poter collaborare con colleghi con cui altrimenti fareste molta fatica a collaborare.
Oggi è uno di quei giorni in cui la mia fascia oraria lavorativa si sposta verso le time zone americane. Quindi adesso me ne vado per un paio d’ore in bicicletta. Questa la parte “delizia” delle time zone, perché mi permette con estrema flessibilità di organizzare la mia lavorativa intorno a quella privata.
Dimenticavo, se usate Slack teamtime.zone è un gran comodo :-)