Questo va un po’ nella stessa direzione dell’ascoltare per rispondere.

  • Qualcuno racconta quello che per lui è un problema
  • L’interlocutore si mette immediatamente in modalità soluzione
  • …è tutto finito :)

Il mettersi in “modalità soluzione” comporta un problema interessante: non analizziamo il problema, diamo per scontato che quello che ci è stato raccontato sia il vero problema che deve essere risolto. Non sto parlando in nessun modo di malafede: chi racconta, racconta la sua visione del mondo e in quanto tale la sua verità, ma non sta scritto da nessuna parte che il punto di vista di chi racconta sia quello giusto, sia esaustivo, e soprattutto abbia preso in considerazione tutte le circostanze e possibilità.

È quindi essenziale dedicare tanto, ma veramente tanto, tempo a comprendere a fondo il problema prima di iniziare a pensare a una soluzione. Rischiamo di risolvere il problema sbagliato, o peggio risolviamo quello che non è un problema.

Quante volte mi capita di ascoltare tecnici che dicono una cosa del tipo:

Il processo (inteso come processo di business) che abbiamo implementato:

  1. Non può funzionare in nessun modo senza transazioni
  2. Non è possibile che i messaggi arrivino senza un ordine noto

Spesso quelle affermazioni nascondono un problema più profondo: il processo non è stato compreso a fondo e le alchimie tecnico/tecnologiche ne sono la conseguenza.