Anche qui conta solo la meritocrazia e quando parliamo di diversity non parliamo mai e poi mai di "quote".
Il problema che abbiamo bisogno di risolvere è che:
A tutt’oggi il mondo del “Software engineering” è un club esclusivo, è fondamentale lavorare per farlo diventare mostruosamente più inclusivo.
Un club esclusivo porta necessariamente a uniformità di pensiero e l’uniformità di pensiero porta alla stagnazione e all’incapacità di vedere al di la del paraocchi che ci sta facendo vede una sola strada.
Diversity non vuol dire più donne, o non vuol dire solo più donne, vuol dire principalmente riconoscere che ogni individuo è unico e che questa unicità va esaltata e non tarpata. E per farlo devi per forza spingerti verso ciò che è diverso da te, che può voler dire avere più donne nel team, oppure avere più gente con un background culturale non ingegneristico ma magari umanistico, etc…etc…
Aggiungo: non vogliamo “garantire” nulla, vogliamo semplicemente che sia nella natura delle cose.