Trovo affascinante come troppo spesso le scelte di design, architetturali o addirittura di funzionalità siano guidate dal valore percepito da parte di chi le produce e non da parti di chi le consuma.
È fondamentale rendersi conto che il valore percepito dal consumatore, inteso come colui che consuma non necessariamente l’utente finale, dovrebbe essere la linea guida principale, se non l’unica, per le nostre scelte in quanto produttori.
Provate a fare un esercizio: ogni volta che volete introdurre una novità, ogni volta che volete sistemare un bug, ogni volta che volete cambiare architettura, ogni volta che lo fate mettete il cappellino del consumatore e chiedetevi quale è la percezione di valore che il consumatore ha di questa volta, provate a dimenticare la vostra percezione in quanto produttori.