Ho parlato in maniera estesa di come usiamo Slack internamente, leggendo Scott Hanselman mi viene in mente che è un po’ che sento commenti del tipo “Slack è la nuova mail”.
Tra tutte le risposte quella del mio collega Simon è quella che meglio riassume la situazione:
Dunque…
Non c’è scritto da nessuna parte che Slack non diventi una bolgia ingestibile allo stesso modo di quelle simpatiche situazioni in cui la gente fa “reply all” in automatico e magari aggiunge pure qualcuno in copia.
Slack è lo strumento, se lo usate male è un vostro problema non potete di certo colpevolizzare solo lo strumento. Lo scenario d’uso peggiore è quello del singolo canale che usano tutti, è esattamente uguale alle mail con un bel “reply all” dove ogni tanto l’argomento cambia in corsa…un disastro annunciato e noto a priori.
Lo scenario migliore è quello dei tanti canali tematici con uno stretto controllo su “on topic/off topic”, in questo caso il vantaggio è palese, è molto facile se vi serve capire cosa è successo negli ultimi due giorni, cosa che se arrivate tardi nella mail probabilmente è impossibile perché qualcuno nel mentre ha deciso che in uno dei tanti “reply all” maledetti era meglio togliere tutta la parte quotata rendendo di fatto incomprensibile una cosa già molto difficile da gestire.
Tra parentesi se siete dispersed il dettaglio che Slack possa essere visto come un “meeting that never ends” io lo trovo personalmente vantaggioso, posso finire la mia giornata, uscire dal meeting, svegliarmi la mattina dopo, rientrare e con poco sforzo (se lo strumento è usato bene) capire cosa è successo nel mentre e portarmi alla pari.
Questo ovviamente vale per Slack e tutti gli altri astri nascenti che fanno più o meno cose simili, io conosco Slack.