Ultimamente mi ritrovo spesso ad osservare mia moglie mentre ha a che fare, dovrei dire combatte, con del software, dovrei dire con del software pietoso.

L'unica vera conclusione che posso trarre è che complessivamente scriviamo del software che definire anche solo accettabile è quantomeno stupido e senza senso.

Nella stragrande maggioranza dei casi, usando anche software (web o meno che sia) blasonato fa molta fatica a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata, siano essi un acquisto online o la semplice stampa di un documento PDF.

Cercando di essere il più obiettivi possibili e partendo dal presupposto che mia moglie non è scema quello che noto è:

  • UX: nella stragrande maggioranza dei casi c'è zero cura degli aspetti legati alla User Experience, un paio di test fatti come si deve smonterebbero la maggior parte delle UI la fuori;
  • Qualità: la qualità complessiva del prodotto software è pietosa, errori gestiti male o per nulla gestiti ma anche casi d'uso totalmente ignorati;

Entrambe le cose mi fanno pensare che noi non mettiamo mai il cappellino dell'utente finale, non pensiamo alle Personas e inevitabilmente produciamo m3rd@...

Per comprendere questa cosa basta e avanza osservare un qualsiasi utente alle prese con un qualsiasi smartphone, se lo osservate con distacco e senza preconcetti noterete al volo che ha un approccio abissalmente diverso da quello di un tecnico.

Il problema di fondo è che noi ragioniamo osservando il problema dal punto di vista tecnico, ricordate "di tennica e tennologia"?

Noi ignoriamo completamente il modello mentale dell'utente preoccupandoci prima del nostro osceno Object Model e ignorando completamente i contesti d'uso.

In una parola pensiamo al codice e non al dominio, non lamentiamoci poi se produciamo della roba abissalmente distante dalle aspettative.

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