Una delle cose che il lavoratore remoto rischia di più è l’isolamento, e spesso è lui stesso che se lo cerca. Accendere la webcam sembra un tip stupido e per molti scontato, ma in quasi quattro anni di call quotidiane vi posso garantire che non lo è. E non è soltanto accendere la webcam, ma è anche far si che funzioni con decenza.

Partiamo da quando è accettabile non averla/usarla: pessima connettività. Ci sono scenari in cui la qualità della connettività è talmente scadente che attivare il video in una conference call renderebbe impossibile la conference call stessa. Mi vengono in mente connessioni con il cellulare, Wi-Fi pubbliche, reti degli alberghi e via dicendo.

In tutti gli altri casi fate un favore a voi stessi: webcam, accesa, sempre.

Quando dico accesa non mi riferisco semplicemente a avere la webcam funzionante puntata su di voi, ma anche a:

  • Far si che sia posizionata in maniera tale far si che siate visibili, e non si veda solo una mano ad esempio (Si, designer del Dell XPS 13 sto parlando con te, maledetto il giorno che hai pensato la posizione della webcam)
  • Far si che non siate spalle ad una finestra dove batte il sole, altrimenti sembrate tipo gli omini verdi di x-files quando vengono a prendervi
  • Far si che lo sfondo non la faccia impazzire e impedisca la messa a fuoco (o prendere una webcam che lo sappia fare)
  • Far si che avete multi-monitor la webcam stia sullo stesso monitor che guardate

Tutto questo è finalizzato a:

  • rendere l’interazione sociale migliore, che è la cosa importante per il lavoratore remoto
  • rendere l’interazione più rispettosa, che è la cosa importante per l’interlocutore

Ovvio che tutti questo vale principalmente per il lavoratore remoto e non per quello occasionalmente remoto a cui si può perdonare qualche pecca.

Aggiungo: non tenetela spenta mentre fate le call sul cesso, lo sciacquone si sente.