Prendo spunto dal commento di Roberto ad un precedente post:
Ci sono delle domande molto importanti li in mezzo, e di certo non sono io la persona giusta per dare risposte:
Essere sempre a lavoro anche non fisicamente, potrebbe essere a lungo termine deleterio?
Il non separare gli spazi mentali ma anche fisici a lungo andare potrebbe essere più dannoso o faticoso?
La risposta breve è si e si, quella lunga è disciplina e disciplina. Non c’è la formula magica, volevo scrivere questo post stamattina alle 8, sono le 12.15 e non ho ancora finito, è successo di tutto nel frattempo. La disciplina che mi impongo (a volte con molta fatica) mi sta facendo scrivere questo post e mi farà andare in piscina a breve, altrimenti non ci andrò, non scriverò questo post e la giornata finirà con molta insoddisfazione.
La questione è molto semplice: diamoci delle regole, rispettiamole e facciamo si che anche gli altri le rispettino.
Patti chiari amicizia lunga, alla prima volta che non rispettate voi stessi (e lasciare che qualcuno violi le vostre regole è a sua volta non rispettare voi stessi) è finita. È come decidere di smettere di fumare e poi dopo un paio di settimane dire…ma si… una che vuoi che sia.
Rispetto.
Per esempio io quando ho una giornata storta a lavoro a volte sfogo a casa (sbagliando) a volte scarico le brutte sensazioni e mi riempio di quelle belle con famiglia e figlioletto, in un mondo life-working come si potrebbero gestire i risultati delle quotidianità che questo approccio porta?
Qui la questione è più complessa, e ha risvolti psicologici più importanti.
Mentor
In azienda abbiamo un programma apposito, ognuno può scegliere un mentor, io ad esempio faccio da mentor a tre colleghi e ho il mio mentor. Il mentor è la persona da cui vai a sfogarti, quella con cui parli dei problemi (lavorativi e non) che ti affliggono. La persona che fa da specchio il cui ruolo è essere un amico in grado di dirti stai facendo una cazzata. Il mio mentor è quello che fa che non porti i miei problemi lavorativi o le frustrazioni fuori a cena con mia moglie.
Questo mi permette di chiacchierare si con mia moglie di problemi e frustrazioni ma senza scaricarli sulla famiglia.