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Agghiacciante… adesso mi sono comperato questo, che non ho ancora iniziato:
Che parla della “Commissione Mitrokhin” che è un pezzo della nostra storia di cui non so nulla.
.m
martedì 25 agosto 2009 17:34
Caro Luca mi dichiaro decisamente e piacevolmante sorpreso dalle tue sagge visioni che vedo veicoli di profonda riflessione per tutti. Occhio alla sintassi!
Ciao Nicolò,Su Paolo Guzzanti ognuno giustamente è libero di avere le sue opinioni, i 2 figli mi fanno impazzire => fantastici!!!, del padre sto imparando ad apprezzare la capacità di rimettersi in gioco e di autocritica che ha saputo fare su se stesso in questi ultimi mesi.Per il resto la mia "posizione politica" credo sia ben nota :-) ma in questo caso l'interesse è più per l'aspetto storico della vicenda che quello politico..m
Ciao Emanuele,posso condividere, anzi condivido il tuo punto di vista nonostante io sia profondamente ateo, anzi forse qualcosa di più di profondamente, ma il libro è bello perchè non fa nessuna considerazione di carattere personale, che viene lasciata al lettore proprio perchè il coinvolgimento emotivo/fede è importante. Il libro poggia però le sue basi su una montagna di documenti, ormai e "purtroppo" (per lo IOR) pubblici, che riportano tutte le transazioni bancarie e le comunicazioni diplotiche interne al vaticano in un periodo storico molto delicato. Poco è lasciato all'immaginazione molto poco.Inoltre, nonostante io sia profondamente ateo credo ci sia da fare un distinguo molto profondo tra fede, che rispetto e accetto e sulla quale sono dispostissimo ad aprire un dibattito, e politica (per il vaticano quello è) fatta da uomini il cui driver è il potere e non il bene supremo. Il libro parla di questo secondo aspetto e non tocca minimamente il primo che non ha nulla a che fare con lo IOR, proprio nulla..m
Ciao .m, ottimo il tuo pensiero. Io ho il rispetto di ogni religione e di chi non crede, ci mancherebbe, in una collettività, bisogna rispettare e tollerare il prossimo.Ognuno può scrivere libri, articoli o altro positivi o negativi nei confronti della relgione (qualunque) ma il fatto sta, che essa si basa su dei pilastri, su alcune regole di civiltà e che quindi tutto ciò che di brutto si racconta contro una religione (non solo cattolica) non considero.Quando ci vedremo, ti farò un esempio pratico, sperando di illustrare il perchè certi racconti, attacchi e mire sono futili e controproducedenti e ti spiegherò perchè si porta l'annello d'oro. Il bello di molti libri e che si dice, ma poi non si racconta se c'è l'alternativa positiva, tutti vagano, raccontano e parlano ma poi alla fine, come direbbe un grande uomo "restano sono dei inutili comizi di bar". Naturalmente la mia non vuole essere una polemica o presa o altro, ci mancherebbe, ognuno è libero di pensare e dire ciò che vuole, in fondo ognuno gestisce il proprio tempo e questo è un paese democratico, :-). Buona lettura ed a vederci presto ;-)..emaTi lascio con un aforisma:E' più facile criticare o dire ciò che non va, ma è molto più difficile che rimboccarsi le maniche e risolvere.
Emanuele,guarda che siamo perfettamente allineati e la penso "quasi" (nel senso che io non sono religioso) come te, ma il problema non è questo perchè il libro non parla assolutamente di religione ne tantomeno di fede, parla semplicemente di uomini cittadini italiani o cittadini vaticani che hanno fatto quello che hanno fatto e non l'hanno fatto in nome della religione ma qui ci sto mettendo del mio.Il libro si limita a riportare fatti nulla di più, fatti peraltro liberamente controllabili da chiunque, giusto per capirci il libro spiega chi era Calvi e cosa è stato il banco Ambrosiano e quali i suoi rapporti con il Vaticano, vaticano inteso come stato sovrano fatto da un sovrano e da un consiglio di stato quindi persone e non fede.la differenza mi sembra decisamente importante e evidente..m