tendenzialmente vedo la parte mezza piena del bicchiere, e in alcune cose posso tranquillamente essere annoverato tra i fanboy, altre però mi fanno veramente arrabbiare, una di queste è il Team Explorer.

Sono un “remote user” al 100%, non sono mai stato collegato alla LAN che ospita il Team Foundation Server che uso, e sono anche un utilizzatore di tutti i camnpionari possibili ed immaginbili di sistemi di connessione… dal fido UMTS/HSDPA a tutte le WiFi e ad una pletore di scandalose e meno scandalose ADSL vedute un po’ da tutti i carrier, il tutto condito dai pegggiori proxy…

In questo scenario potete ben immaginare che la connettività non è di certo una cosa che si possa definire garantita, anzi decisamente no, ma mi viene anche naturale pensare che sia giusto così e che sempre più spesso gli strumenti che usiamo debbano essere pensati per scenari come questi.

Ecco che combattere tutti i giorni con il Team Explorer a volte, anzi decisamente spesso, mi porta all’esasperazione. In questo caso il “buon…” prodotto parte dal presupposto che la connettività sia qualcosa di ben più che garantito e certo.

Evito di dilungarmi e tediarvi con il lungo elenco di magagne, quello che mi preme sottolineare è che una cosa del genere, nelle mani di un utilizzatore disattento, farebbe la così detta di tutta un erba un fascio e la colpa sarebbe di Visual Studio che inevitabilmente ne subisce le conseguenze…

.m