Mi collego ad un post di ieri di Luka perchè uno dei punti elencati mi ha fatto pensare e vorrei riportare la mia esperienza di questo periodo.

“…L'unico modo di provare cose nuove è farlo di nascosto dal cliente, dai colleghi e dalla azienda per cui lavoro. Poi se ne risponde ... gioie e dolori…”

Il cliente che sto seguendo in questo periodo direi che può essere classificato, per tutta una serie di motivi che non mi interessa elencare, tra i clienti difficili, in cui il rapporto è complesso e a volte fatto di molta diplomazia.

All’inizio del rapporto la citazione si sarebbe calata perfettamente nella realtà che stavamo vivendo, ma con il passare del tempo mi sono completamente ricreduto, il cliente resta difficile ma sincerità e trasparenza pagano e pagano molto.

Questo ci ha permesso in più di una occasione di andare dal cliente e dire:

  • abbiamo un problema;
  • non sappiamo come risolverlo;
  • l’analisi che abbiamo fatto ci da una serie di alternative;
  • purtroppo non abbiamo esperienza diretta su queste alternative;
  • stimiamo che in x giorni/uomo siamo in grado di farci un cultura sufficiente a prendere una decisione;
  • possiamo procedere?

e la risposta è sempre stata: si va bene, tienici aggiornati su come procedono gli studi…

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faccio un piccolo aggiornamento perchè non voglio essere travisato:
L’unico, e sottolineo l’unico, legame che c’è tra questo post e quello di Luka è semplicemente che la frase che ho estrapolato mi ha fatto pensare, la singola frase, non il resto del post. La singola frase mi ha fatto riflettere e ho ritenuto giusto citare la fonte delle riflessioni.

</update>

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