Dopo ben tre anni, la PDC è nuovamente alle porte e ricca di nuove tecnologie e nuove sfide per gli sviluppatori.
Domenica parte la maratona con la preconference di riscaldamento. Lunedi mattina la tradizionale keynote che dovrebbe svelare la 'big picture' della svolta che Microsoft vuole imprimere nel mondo dello sviluppo:
- Oslo, una piattaforma di modellazione che dovrebbe aprire l'era della progettazione industriale del software con strumenti più semplici per costruire DSL
- Cloud computing, una infrastruttura che permette di creare e far collaborare dei servizi su internet. Che la corsa sia già iniziata lo dimostra la rapidità con la quale il gruppo Live sta sparando fuori la lunga serie di nuovi servizi e prodotti. Sfiziosa la sessione sul Sync Framework in ambito Cloud.
- Visual Studio 2010 e il Framework 4.0. Tra le sessioni interessanti in agenda ci sono il futuro di C# e VB, WF e WCF 4.0, Dublin, C++, Asp.net 4.0 e Silverlight, Parallel computing, Entity Framewrok futures, Geneva e Zermatt, e la lunga serie di nuove versioni delle già consolidate tecnologie che stiamo utilizzando.
- Interoperabilità. La presenza di Miguel de Icaza come speaker poco dopo il rilascio di Mono 2.0 è molto significativa.
- Windows 7. Ho erogato ben due giorni di corso solo per analizzare le novità presenti nel kernel di Windows Vista. Ci sono certamente novità come gli Integrity Levels che meritano di essere evoluti. Vedremo se sarà così in Win7.
Ma la vera domanda è: ci sarà l'annuncio della strategia su Midori o no? Pensando a questo mi vengono in mente cose strane quali:
- C'erano volta i subsystem (Windows ha Win32 e Unix Services per esempio) ... oggi l'equivalente è una macchina virtuale
- In un mondo dove la RAM è tanta e costa poco, se tutta la program files stesse in ram cosa cambierebbe a livello architetturale in un sistema operativo? Processi già tutti in memoria e pronti? Alla fine memorie di massa di grosse dimensioni avrebbero senso solo per i dati.
- ... (stop se no mi lascio prendere dalla foga )