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Office OpenXML è stato ratificato standard ISO/IEC DIS 29500

Oggi si è conclusa la lunga battaglia combattuta in vari paesi mondiali tra i sostenitori e i detrattori delle specifiche Office OpenXML che oggi sono divenute finalmente standard ISO DIS 29500:

http://www.reuters.com/article/technologyNews/idUSL0179716920080401

http://www.microsoft.com/presspass/press/2008/apr08/04-01OpenXMLVotePR.mspx

In sede ISO (mondiale) i commenti propositivi ci sono stati, e sono stati tanti. Nonostante questo mi è spiaciuto vedere spesso una battaglia troppo politica e troppo poco tecnica, con abbondanza di "no" aprioristici invece di controproposte concrete che avrebbero solo potuto migliorare il risultato finale.

Perché credo che questo standard sia un vantaggio per tutti?

  • L'approvazione di uno standard non afferma alcuna prevalenza sul mercato ma toglie al produttore la libertà di giocare con le specifiche. La presenza di due standard (ODF e OOXML) toglie qualsiasi dubbio sul fatto che possano avvantaggiarsi solo per il fatto di essere standard ISO.
  • Microsoft ha un indiscutibile vantaggio sul mercato con Microsoft Office. Da oggi abbiamo la garanzia che il formato non potrà cambiare in modo significativo e siamo, sia come sviluppatori che come utenti finali, garantiti dallo standard ECMA e ISO che gli investimenti su quel formato siano a lungo termine.
    Se viceversa Microsoft avesse deciso di tenere un formato proprietario, proprio perché possiede la fetta di mercato più grossa, avrebbe potuto fare il bello e il cattivo tempo, minando seriamente gli investimenti di software house e utenti finali.
  • La durata nel tempo delle informazioni. La RAI periodicamente travasa i filmati di tutto il suo storico da un media all'altro per mantenere "viva" l'informazione che, anche quando è digitale, è molto lontana dall'essere immortale. Io stesso ho ancora vecchi file in Word per DOS, Wordstar, Paintbrush, Lotus 123, Framework (Ashton Tate), etc. che sono "morti".
    Un formato digitale deve essere facilmente fruibile in modo indipendente dal sistema operativo e dalle tecnologie usate per sviluppare le applicazioni. Il formato zip e XML garantiscono questa sopravvivenza alle tecnologie.
  • La retrocompatibilità. È indiscutibile che la retrocompatibilità giochi per gli utenti un ruolo fondamentale. Non potremmo mai chiedere, come sviluppatori, di migrare un qualsiasi formato ad uno nuovo che non supporti la totalità delle caratteristiche del formato precedente. Questo è accaduto nel passaggio da Lotus 123 a Excel e vale tutt'ora per una moltitudine di formati come ad esempio TGA.
    Questo è stato certamente il punto fondamentale per cui non ho aderito all'idea di poter adottare solo ODF che unico standard. Siamo pieni di multi-standard su tantissime tecnologie, lo scopo primario di uno standard NON è quello di essere unico, ma di garantire la condivisione delle specifiche tra gli implementatori.
  • Le specifiche OOXML sono aperte e libere (al momento già reperibili sul sito ECMA). Tanto per fare un paragone illustre, JPG è una specifica chiusa e disponibile solo a pagamento.

 

Alla faccia delle specifiche troppo grosse, ad oggi sono in grado di produrre documenti OOXML di wordprocessing e spreadsheet che ho testato con Word, Excel e OpenOffice. Si perché il plugin free di Microsoft per le precedenti versioni di Office funziona anche aprendo il formato OOXML da OpenOffice. Grazie al "si" di oggi, so che il tempo investito a scrivere questo codice è stato ben riposto.

E dopo cosa viene? Spero che da oggi si inizi a parlare solo della parte tecnica e migliorare lo standard per le prossime versioni. Gli standard non sono statici, vivono e si evolvono e la giornata di oggi è solo l'inizio.

Print | posted on mercoledì 2 aprile 2008 03:13 |

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