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MVP Summit parte terza

È tempo di cose serie e la prima giornata del Summit si apre per i developer con un discorso di ringraziamento di Somasegar (Corporate Vice President della developer division) che annuncia un premio di ringraziamento agli MVP developer per i bug trovati nelle alpha e beta di VS2005. Un bell'oggetto in cristallo che ci verrà spedito.

Ci sono diversi annunci su Orcas. Se la fase di test e bug fix di Whidbey è tutt'ora in piena attività, per Orcas è il momento del planning delle funzionalità e ci viene chiesto di partecipare a questo task.

È poi il momento dello spumeggiante Don Box che raccoglie domande nella platea e presenta le risposte usando WWF e WPF.

La sessione successiva mi entusiasma. Io scelgo la track ISV e la migrazione di codice C++. Ci vengono presentati degli scenari con finte dialog e finestre di Orcas e dobbiamo scegliere le caratteristiche che preferiremmo vedere nella prossima versione di Visual Studio.
Nella sala siamo una ventina, i suggerimenti e le variazioni sul tema fioccano e gli speaker prendono appunti.

Nel pomeriggio vado al Building 42, il palazzo dove risiedono i team del CLR, VC++ e i Web services. Il Building di fronte è quello di Windows Server. Entusiasmo ed emozione, non ho altro da aggiungere.

Io sono con il team del CLR visto che faccio parte del gruppo developer security e la nostra giornata si svolge in una sala riunioni molto informale con noi MVP (siamo in 8 presenti per il developer security) e diversi personaggi Microsoft. Rick si trattiene con noi per tutta la giornata.
David Treadwell è il primo del pomeriggio e si tiene un interessante scambio di opinioni tra i presenti.

Segue Michael Howard, ben noto per il libro "Writing Secure Code" che ci viene regalato con firma autografa.

A ruota arriva Blaine Wastell, uno degli autori dei Patterns&Practices sulla security che ci omaggia del librone PAG che trovate anche in forma elettronica qui. Seguono altri personaggi.

Tutti noi MVP ci lamentiamo del fatto che la code access secuity non sia sufficientemente spinta da Microsoft e quanto la necessità di Full Trust in diversi namespace renda difficile la sua diffusione. In particolare si parla del fatto che Indigo richiederà full trust nella sua prima versione, decisione presa a malincuore da Don Box e dal resto del team per non introdurre vulnerabilità di security. In futuro Indigo supporterà partial trust ma Microsoft in questo momento vuole essere certa che non vi siano problemi.

Si discute poi di numerosi altri argomenti che però sono naturalmente sotto NDA.

Ecco il gruppo security a fine giornata:

 La sera tutti all'EMP di Seattle, proprio sotto lo Space Needle per una grandiosa festa.

   

  

E anche qui non manca un tocco di tecnologia bacata, ma è colpa della RAM (Exception 0E):

  

Gli MVP sono anche cantanti, ehm, nella confusione va bene tutto . E poi quando canta il boss (Sean O'Driscoll) (foto a destra, sulla destra), non si discute .

  

 

Print | posted on venerdì 7 ottobre 2005 12:45 |

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