In una sessione prettamente architetturale, Michael Pizzo, l'Architect di Microsoft presenta un'interessante sessione che mette a confronto i tre modi per accedere ad un datasource.
Si parte con l'accesso relazionale tradizionale, per il quale il protagonista è il dataset ed il dataadapter. La novità per Whiddbey è che viene supportato per il simple binding la possibilità di aggiungere dinamicamente alla form le textbox relative allo schema presente sul db. Così se aggiungo due colonne, vedrò automaticamente comparire nella form i due nuovi textbox.
Al centro dell'attenzione arrivano gli ObjectSpaces, di cui si è già tanto parlare (object relational mapping). In pratica c'è un nuovo set di classi che permette di mappare, tramite un file xml, la relazione tra i membri di una classe e le colonne delle tabelle del db. Personalmente credo molto a questo approccio che troverà il suo coronamento ovviamente a gestire con gli User Defined Types e le stored procedure in c# e vb.net di Yukon.
L'ultima demo si concentra sull'estrazione di dati con SQLXML, particolarmente adatto quando è necessario fruire dei dati che non si presentano nella comune forma tabellare o comunque quando si vuole fruirli in XML.