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Attacchi informatici alle banche ... io e Max l'avevamo detto!

La cronaca di oggi riporta due attacchi informatici stra-prevedibili, tanto che io e Max ne parliamo ormai da anni.

Il primo, da quanto leggo nell'articolo, sembra essere lo sniffing delle password i cui hash passano nei pacchetti SMB della rete bancaria. http://www.tg5.mediaset.it/cronaca/articoli/2008/03/articolo6353.shtml
Dall'articolo capisco che qualcuno ha installato un piccolo apparato alla rete fisica della banca raggiungibile tramite wifi dall'esterno della banca.

Il secondo è la falsificazione del fingerprint.
http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=studioaperto&data=2008/03/14&id=35928&categoria=edizione/servizio&from=studioaperto
Di fantasia ce n'è voluta proprio poca. Il sistema è fin troppo facilmente ingannabile.

 

Si da il caso che alla scorsa WPC a Milano io e Max abbiamo spiegato e mostrato demo anche su questi attacchi:

  1. In una delle tante demo ho usato un minuscolo access point per catturare il traffico di rete. Accedevo da remoto tramite un client SSH prelevando la cattura di rete e decrittando gli hash grazie alle mostruosamente grosse tabelle di rainbow sul computer fisso.
    Max ha più volte insistito sul fatto che la DMZ è morta perché la LAN ormai è troppo facilmente attaccabile.
    Io ho fatto proprio l'esempio di quanto sarebbe facile insinuare in una azienda un piccolo Access Point come quello da usare come ponte per un attacco.

    Signori, IPSEC esiste da un pezzo e qui, ancora una volta, sono mancate le giuste precauzioni!
  2. Nella demo conclusiva alla nostra sessione, con il famigerato guanto da scheletro che ho recentemente rispolverato a Bologna, mi sono loggato a Windows XP con un'impronta digitale falsa che ho riprodotto facilmente con mezzi casalinghi.

    Sono ormai tre (3) anni che ripetiamo che il fingerprint NON è un dispositivo di sicurezza e per questo motivo il driver Microsoft non funziona sui sistemi operativi Server.
    Ancora una volta sono mancate le giuste precauzioni, oltre all'invasione della privacy per i 'normali' utenti bancari.

Un ultimo disclaimer per chi non è pratico di sicurezza. "Security through obscurity" NON funziona. Chi teme che, parlando di queste cose, si diano "cattive" idee ai malintenzionati si sbaglia di grosso. La storia della sicurezza dimostra esattamente il contrario. È necessario parlarne fino alla noia per rendere al corrente tutti del potenziale pericolo. Chi se ne capisce e ha cattive intenzioni non ha bisogno di ripetizioni.

Print | posted on venerdì 14 marzo 2008 23:44 |

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# re: Attacchi informatici alle banche ... io e Max l'avevamo detto!

Purtroppo in italia il concetto della sicurezza è ancora sconosciuto.
In anni di informatica ancora non abbiamo imparato dai nostri orrori :-\
15/03/2008 00:29 | Salvatore Di Fazio
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# re: Attacchi informatici alle banche ... io e Max l'avevamo detto!

Ciao Roberto, SMB funziona così da tempo immemorabile, e cambiare un protocollo non è così indolore, visti i problemi di interoperabilità.
Figurati se da domani mettessero su un protocollo che i vecchi OS non potessero capire ... scoppierebbe una rivolta.

Inoltre c'è da dire che anche le pwd con salting sono soggette a dictionary attack. Anche se non è un vero salting, la WPA usa un concetto simile, cioè il SSID come fosse un salt, eppure WPA è attaccabile con un dictionary attack e anche questa è stata una demo che ho mostrato in WPC.

IPSEC è la soluzione più semplice perché non dipende dall'utente e ovviamente bisogna metterla su con molta attenzione, ma chi conosce il mestiere non ha problemi a fare un buon lavoro.

Quello che voglio ribadire è che non c'è genialità in chi attacca, ma solo in stupidità in chi non sa difendere.
15/03/2008 14:58 | Raffaele Rialdi
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# re: Attacchi informatici alle banche ... io e Max l'avevamo detto!

Ciao Nicolò, non posso pensare che abbiano oscurato volutamente un servizio, visto che ormai è andato in onda alla tv.
Sembra piuttosto essere fatto male il sito.
15/03/2008 15:01 | Raffaele Rialdi
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# re: Attacchi informatici alle banche ... io e Max l'avevamo detto!

Ciao Spleen, l'articolo dice che è un XSS, una delle maggiori piaghe nelle webapp.
È grave, soprattutto per eBay ma se ci guardiamo in casa Italia, ne abbiamo a dozzine di questi casi, banche comprese.
Di come funziona ne ho parlato tante volte e c'è pure il mio articolo nel sito msdn di MS Italia.
21/03/2008 14:30 | Raffaele Rialdi
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# re: Attacchi informatici alle banche ... io e Max l'avevamo detto!

dai Raf, magari a forza di insistere qualcheduno prima o poi capirà...o no :(

Alk.
21/03/2008 19:52 | Gian Maria
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