Tutto pronto anche per il sottoscritto e leggo con piacere che le community sono pronte e calde per l'atteso evento e naturalmente la tradizionale cena.
Da parte mia la sessione sulla localizzazione nasce da un caso reale, cioè la necessità di globalizzare e localizzare (differenze che vedremo in sessione) la nuova versione di un tool free che sarà pubblicato a breve che permette di cercare il messaggio di errore del framework.net / visual studio e di ricavare l'equivalente in un'altra lingua. Già nella prima versione per il framework 1.1 il tool ha dato supporto a coloro che volevano sapere quale fosse il messaggio inglese corrispondente a quello italiano. Oggi l'interfaccia è WPF in luogo di quella Winform e i database (che Microsoft mi fornisce e mi permette di redistribuire) sono rinnovati alle versioni più recenti.
Ma la sessione è sul processo che ho dovuto seguire per garantirmi la strada più semplice nella localizzazione in varie lingue. Vedremo quindi passo passo vantaggi e svantaggi delle scelte che ho compiuto in attesa che in future versioni Visual Studio dia il supporto da IDE alla localizzazione.
Una sessione tranquilla e ricca, spero, di spunti per chi vuole preparare la propria applicazione a varcare i confini del proprio paese.
Nel pomeriggio invece parlerò di un argomento realmente scottante, e citando il celeberrimo Herb Sutter con il suo "the free lunch is over" vedremo quali siano le strade per sfruttare le architetture multicore della nuova generazione di PC. Forse qualcuno ricorda il mio post sul futuro standard del linguaggio C++ che scrissi alla PDC 2005 proprio durante la sessione con Sutter e che ho scoperto essere tra i link di C++0x su Wikipedia.
Tra quei concetti, le parti relative alla programmazione multithreading stanno prendendo forma nel Parallel FX (PFX) che è "assaggiabile" come CTP e di cui ovviamente parlerò in una lunga carrellata.
Mi preme precisare che non voglio dilungarmi sui concetti del ParallelFX che potete tranquillamente trovare nell'help di MSDN e in alcuni articoli di MSDN Magazine, ma piuttosto evidenziare quali siano i punti di attenzione per evitare sconcertanti errori, falsi miti e altri piccoli tips.
Parlando di parallelismo era inevitabile eseguire un veloce (per non tediare chi non ama C++) confronto con lo standard consolidato OpenMP che già oggi permette di distribuire il carico di calcolo e ottenere dei notevoli guadagni in performance. Insomma se cerchiamo performance allo stato puro, dobbiamo anche sapere cosa ci offre il lato "oscuro" (beh dipende dai punti di vista ) e decidere cosa fare.
D'altra parte i GHz li abbiamo sostanzialmente finiti (così dice Intel) e quindi ci dobbiamo arrangiare con quello che c'è.
A domani dunque!