posts - 644, comments - 2003, trackbacks - 137

My Links

News

Raffaele Rialdi website

Su questo sito si trovano i miei articoli, esempi, snippet, tools, etc.

Archives

Post Categories

Image Galleries

Blogs

Links

Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Ho un PC 8088 che ancora oggi sta svolgendo sotto DOS il suo duro lavoro con un superpotente hard disk da 210MB. Il suo unico scopo di vita è quello di far girare una applicazione gwbasic che acquisisce dei dati via seriale. L'unica pecca è che se la CPU va ad una velocità superire ai 4,77MHz (cioè 8MHz con il turbo a ON) l'applicazione gira troppo "veloce" e l'apparecchio non risponde più correttamente.

Tutto bello, peccato che mantenere in vita un hardware di quell'età sia tutt'altro che banale e anche una virtual machine non viene in aiuto.

La vera soluzione sarebbe la riscrittura del software. Splendido ho i sorgenti ... un fantastico applicativo gwbasic ... chi non conosce il basic? Nulla di più semplice ... macché.
Madornale errore. Il sorgente c'è ma è scritto talmente male da venire il voltastomaco. Non commentato, zeppo di goto, pieno di arzigogoli con variabili dai nomi assurdi e poke di vario genere.

La soluzione più economica, ahimè, è quella di cacciare via tutto perché il tempo per riscrivere da zero l'applicativo è sicuramente superiore al valore dell'apparecchio stesso.

Morale

  • All'acquisto del software, considerare la disponibilità del sorgente come un valore aggiunto rischia di essere un'operazione in perdita secca (come in questo caso).
  • Open Source non significa "assicurazione per il futuro" e alle volte non serve proprio a nulla. Open Source è bello ma non necessariamente altrettanto utile.
  • Se non ne vale la pena per un piccolo applicativo gwbasic, posso immaginare che ne sarebbe di un applicativo con anche solo qualche centinaia di migliaia di righe di codice.
  • Quanto racconto non è certamente applicabile a tutto l'Open Source.

Il mio è solo scetticismo portato dall'esperienza personale, non ho preclusioni aprioristiche contro l'Open Source.

Print | posted on giovedì 31 agosto 2006 18:13 |

Feedback

Gravatar

# re: Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Mi associo a Gianluca per il discorso dei commenti: ho trovato sorgenti con commenti che dichiaravano di fare una certa cosa ed il codice sottostante che ne faceva tutt'altra... quindi mai fidarsi dei commenti... nemmeno dei propri :-)
31/08/2006 18:28 | David
Gravatar

# Re: Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Io dico che se dopo 26 anni devi riscrivere un software ... direi che non era fatto poi cosi' male.
PierG
31/08/2006 20:32 | pgrossi
Gravatar

# re: Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Il problema è ovviamente sorto ben prima del 2006.
Già sotto le prime versioni di windows a 16 bit sarebbe stato auspicabile produrre il nuovo software.
Il vero problema è la falsa attrattiva che dà la disponibilità del sorgente. I sorgenti sono molto meno utili di quanto comunemente si creda.
31/08/2006 21:49 | Raffaele Rialdi
Gravatar

# re: Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Possedere i sorgenti vuole dire avere la possiilità di leggerli ed accorgersi SUBITO (20 anni fa) che il software è scritto male.
Ma vuole anche dire che ne puoi comprendere la logica ed aggiornalo col passare dei nuovi SO. Dove aggiornarlo può anche voler dire cambiare linguaggio quando quello usato è stato abbandonato ... ovvero GWBasic e Microsoft. Secondo me non doveva solo essere open source il sorgente del tuo programma .... ma GWBasic !!!!!! ;-)
31/08/2006 22:35 | Mauro
Gravatar

# re: Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Mauro, quello che voglio dire è che closed o open source in molti, tanti, tantissimi casi non fa alcuna differenza. Questo è uno di quelli.
Tutto quello che tu scrivi ha dei costi che sono alti e tali da essere paragonabili a riscrivere il software da specifiche senza avere alcun sorgente in mano.

E poi 20 anni fa il produttore (come fanno ancora tutti) prometteva mari e monti pur di vendere.
Sempre 20 anni fa avere il sorgente sembrava un buon _valore aggiunto_ e questo è stato l'errore più grosso. Il sorgente non valeva un fico secco. Avere la lungimiranza a quel tempo sarebbe stato come conoscere il futuro (evoluzione hardware, software, OS, linguaggi e sistemi di sviluppo).

Mettere le mani in un sorgente di altri è sempre una scocciatura e molte volte non ne vale neppure la pena, tantomeno costituisce una garanzia nel caso il produttore fallisca o si metta a vendere lavatrici.
01/09/2006 03:36 | Raffaele Rialdi
Gravatar

# re: Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Di sicuro all'epoca non esisteva neppure il concetto di opensource visto che è della fine degli anni '90 (afaik) e quindi non era certamente quello che aveva in testa la software house.
Però il sorgente non fu venduto, era considerato un valore aggiunto dell'apparecchio visto che di PC ne bazzicavano proprio pochi.
01/09/2006 11:42 | Raffaele Rialdi
Gravatar

# re: Un applicativo Open Source dei primi anni 80

Il paragone del medicinale non ha senso. La medicina la posso prendere così com'è e la sua composizione esatta (non quella del bugiardino) è inutile tanto al paziente quanto al medico.
Il discorso sul javascript è vero per te che sei sviluppatore. Il problema che ho sollevato (e per cui è tanto di _moda_ l'open source) è che ci sono utenti finali che chiedono i sorgenti così ci possono mettere le mani. Questa è una idiozia totale: il sorgente non è un valore aggiunto per l'acquisto di un software. O se preferisci il suo valore deve essere messo in relazione con la capacità di gestirlo da parte di chi lo acquista (lo faccia fare anche a terze parti o meno non importa).

Comunque non mi aspetto di convincere il mondo su questo, ma solo di aprire gli occhi perché i nostri stessi listati dopo 6 mesi sono molto più oscuri di quanto non si voglia ammettere, figurarsi quelli degli altri.... ;-)
18/10/2006 02:11 | Raffaele Rialdi
Comments have been closed on this topic.

Powered by:
Powered By Subtext Powered By ASP.NET