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La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

Il biglietto lo avevo già in mano da un pezzo, altrimenti dopo quello che ho passato non credo proprio avrei volato di nuovo con loro.

Volo Genova-Roma-Barcelona. Arrivato a Roma, tutti in fila per scendere dall'aeromobile quando il capitano annuncia che "abbiamo preso di sorpresa il personale di terra che non ci aspettava". E tutti in attesa di scaletta ... che tristezza.

Arrivo a Barcelona, passa più di 40 minuti di nastro e niente bagagli. Non mi consola che più di metà aereo è nelle mie stesse condizioni. Con aria di sfottio il personale dell'areporto ci dice che è normale per gli aerei provenienti da Roma con Alitalia... a quanto pare godono di ottima fama.

Faccio la denuncia, mi danno un tracking number e adesso che è già mezzanotte sul sito di Alitalia compare ancora la scritta "Nessuna informazione disponibile". E questo che significa? Che è domenica e quindi tutti a farsi 'du spaghi'??? Altro che dirigenza, altro che amministratori, altro che politici, qui parliamo di fannulloni!!!

Sono sempre più convinto che il fallimento di Alitalia sia sempre di più l'unica soluzione, ma da oggi con una differenza. La chiusura di Alitalia dovrebbe portarsi dietro anche Fiumicino.

Print | posted on lunedì 10 novembre 2008 02:11 |

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# re: La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

1. Perché il biglietto l'avevo già comprato da un bel pezzo
2. Perché tu vivi a Milano ma io a Genova e se sommo costo di viaggio e pernottamento vanno quasi alla pari e mi brucio una giornata in più
;-)
10/11/2008 14:43 | Raffaele Rialdi
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# re: La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

Su Ebay è comparso un annuncio "Occasione Imperdibile! La vera autentica valigia di RAF! Un gadget che il vero hacker non deve farsi mancare! Esemplare UNICO ed IRRIPETIBILE - Base d'asta 10.000 euro."
11/11/2008 01:20 | Gabriele Del Giovine
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# re: La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

ROTFL!
11/11/2008 02:44 | Raffaele Rialdi
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# re: La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

In un paese normale un'azienda simile sarebbe già chiusa da tempo.
Mi spiace per il tuo contrattempo, ti auguro di viaggiare con altra compagnia per il ritorno e boicottare la "compagnia di bandiera" per i tuoi prossimi viaggi.
Direi che, con uno sbattimento simile, val bene il viaggio Genova-Milano per evitarla.
12/11/2008 17:02 | Marco
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# re: La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

In un paese normale non si sarebbe mai portata un'azienda a questa situazione. Ricordo che Alitalia era una delle migliori compagnie aeree al mondo, vanto dell'Italia.
In un paese normale non si sarebbero mai distrutte aziende quali Olivetti, Telecom, ....
16/11/2008 15:32 | Moreno Borsalino
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# re: La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

Non sono daccordo Moreno. Non sono una manciata di dirigenti a rovinare tutto ma l'insieme delle persone che ci lavorano dentro.
Se invece di fare scioperi selvaggi e fermare tutto avessero dimostrato di essere persone capaci ed efficienti, adesso l'opinione pubblica sarebbe dalla loro parte.
Invece ora all'areoporto vedi solo persone incavolate che strillano contro chi sta al checkin, al gate, alle informazioni (quasi totalmente non presidiati anche in momenti critici come in questi giorni).
Quando il personale di terra non è presente per sganciare il bridge (la passerella) che serve a far partire l'aereo, non è colpa dell'amministratore....
16/11/2008 17:00 | Raffaele Rialdi
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# re: La tortura di Alitalia continua anche nel viaggio per il TechEd

Io non li ammiro affatto perché non rispondono al telefono al call center, si guardano i film mentre sei sull'aereo, sono maleducati quando chiedi informazioni, non sono puntuali. Certo non sono tutti di questa stoffa ma molti certamente si. Quelli che valgono saranno i primi a trovare posto in una compagnia che li meriti, gli altri andranno ad affossare qualche altra azienda, le poste, le ferrovie, insomma la solita storia italiana.
16/11/2008 19:56 | Raffaele Rialdi
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