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Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

Dopo solo qualche giorno dalla diabolica perseveranza nell'inserire bug di sicurezza nel sito del partito democratico, documentato anche da Roberto, ecco un altro penoso esempio di assenza di attenzione sulla sicurezza applicativa.

Il 28 e 29 Novembre 2007 ho mandato due email in cui avvertivo Sogei, gestore del sito delle dogane, sull'uso totalmente errato dei certificati digitali.

Si, è vero, avevo detto che ormai non mandavo più email di avvertimento perché non venivano mai considerate. Io ho fatto un'eccezione, ma puntualmente si è avverato quello che dico sempre: le email non hanno minimamente prodotto alcun effetto. Tutto puntualmente ignorato nel massimo rispetto della saccenza di chi li riceve. Come se non bastasse, l'agenzia delle dogane (numero verde) e Sogei hanno giocato al gioco dello scaricabarile rimbalzandomi dall'uno all'altro... cavoli dico, di solito per queste cose mi pagano le consulenze, mentre qui gli faccio consulenza gratuita e mi sbattono la porta in faccia... eccezionale!

Veniamo ai punti salienti.

Il sito protetto si trova all'indirizzo: https://telematico.agenziadogane.it/

Contrariamente a quello che avviene in tutto il resto della rete, nella parte http del sito viene chiesto all'utente di configurare il browser, scaricando ed installando una specifica certificate authority:
http://www.agenziadogane.gov.it/wps/wcm/connect/ed/Servizi/Servizio+Telematico+Doganale+-+E.D.I./Servizio+Telematico+Doganale+-+Accesso

Da ciò le prime considerazioni

  • Voglio conoscere l'utente finale che è capace di fare tutto al primo colpo senza sbagliare la procedura
  • Poverini, non hanno a disposizione 15$ per comprare un certificato trustato da una Certificate Authority già nota ai più diffusi browser ed evitare così questo scempio agli utenti

Andiamo avanti, il prossimo passo è quello di scaricare il certificato (punto 2 del precedente link) ... clicco e ..

Il link per il download è in https (https://telematico.agenziadogane.it/ca/ca.der) ma è protetta usando il certificato che ancora non è stato scaricato!!!!

Perché questo è male? Perché l'hacker può fare spoofing della richiesta https e sparare la propria Certificate Authority agli utenti di quel sito.

Che cosa ottiene l'hacker installando una CA in un computer? Significa che qualsiasi certificato (web, di codice, etc.) emesso da quella CA risulterà sempre affidabile da quel computer. Perciò l'hacker combinando un attacco di tipo dns poisoning con la falsa CA, può far credere che qualsiasi sito dell'hacker è affidabile. Per esempio l'hacker può far navigare l'utente su un sito clone di una banca e fargli credere di essere collegato ad una vera banca mentre in realtà si tratta di un falso. In questo modo è in grado di rubare le credenziali di accesso. Liberate la fantasia e qualsiasi altro attacco simile è possibile.

L'unica difesa è che l'utente apra il pdf delle istruzioni e confronti (vedi pagina 5) l'hash SHA1 con quello del certificato che sta installando, confrontando i 40 byte esadecimali (bello facile da leggere).

Si perché l'hash MD5 che c'è nella riga inferiore è BUCABILE, in quanto esistono già su tutte le reti peer le tabelle di rainbow per craccare gli hash MD5. In pratica l'hacker è potenzialmente in grado di produrre un certificato che abbia lo stesso hash MD5.

 

Ma io avevo avvertito Sogei per email e la risposta è stata: "Abbiamo consultato i nostri colleghi sistemisti i quali assicurano che non esiste alcun buco di sicurezza; in ogni caso se lei ci fornisce il suo recapito telefonico verrà contattato direttamente."
Il numero di cellulare gliel'ho mandato e la telefonata ovviamente non è mai arrivata.
La lezione è: denunciare sui blog sempre e subito perché avvisare non serve a niente!

Print | posted on venerdì 22 febbraio 2008 13:07 |

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# re: Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

Qui in banca abbiamo evitato il tutto installando tra la DMZ e il WebServer un bel firewall con Token ..
Peccato che con questa soluzione ogni utente è costato circa 50€ ... Pero' è sicurissimo, almeno credo! :-D
22/02/2008 13:42 | raffaeu
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# re: Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

@Luca. Mi sono posto certamente questo problema. Però se il controllo lo fai fare a colui che *presumibilmente* ha fatto l'errore, allora l'esito è scontato.
Non chiedo al manager di capire cos'è un certificato ma solo di ragionare e cogliere l'occasione di un "visionario" che ti manda l'email per fare un controllo accurato. Dare per scontato che tutto sia a posto e che il segnalatore sia nel torto è da idioti.

Tutto questo senza entrare nel merito di chiedersi il perché un browser ti metta un warning rosso fuoco dicendoti che stai facendo una solenne stupidaggine. E invece di reagire chiedendosi "perché" pensare che 15000 persone in Redmond si siano bevuti il cervello senza minimamente approfondire. Beh chi pensa così è un fallito by design.
22/02/2008 15:57 | Raffaele Rialdi
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# re: Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

Ho avuto a che fare con il servizio telematico dell'agenzia delle dogane per due anni, ne ho viste e denunciate di cotte e di crude, e la "scena dello scarica barile" l'ho vissuta diverse volte. L'episodio più eclatante è stato quando ho spedito un file nel'ambiente telematico di prova, offerto sempre dall'agenzia, ed ho bloccato tutto il servizio per un giorno intero :D
22/02/2008 16:23 | Matteo Baglini
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# re: Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

@Roberto. Bisogna distinguere tra i servizi privati/extranet e quelli pubblici. Anche noi ci gestiamo in casa la nostra CA, ma non certo per i servizi pubblici.
Convengo perciò che gestirsi una CA è molto utile, ma solo quando riguarda un'utenza limitata sulla quale puoi *assicurare* un deploy del certificato della CA in modo ineccepibile.
I certificati pubblici oggi hanno un costo che va dai 5$ a più di mille per un certificato EV.
Ci sono delle situazioni (vedi banche) dove un EV è ampiamente ripagato. Ne parlavo qui:
http://groups.google.com/group/microsoft.public.it.dotnet.csharp/browse_thread/thread/45e94861a96572b7/c108ea896b7b88db

Nel caso specifico di questo post, l'agenzia delle dogane sta fallendo nel deploy della CA perché:
1. è insicuro il modo in cui fa il deploy del certificato
2. presuppone che un utente sia in grado di seguire quella procedura
Il punto 2 è un classico della pubblica amministrazione dove il comandamento visto e rivisto è "arrangiati'.

Sinceramente non vedo come possano essere colmati questi due punti. Trovo molto più semplice appoggiarsi alle CA già preinstallate che crescono in numero ad ogni aggiornamento del browser.

BTW Io mi sono lamentato più volte del fatto che il download di IE fosse sotto http invece di https. Un possibile attacco su vasta scala è quello di creare un packaging (usando IEAK toolkit) di IE con delle CA fittizie e fare il poisoning dei dns dei provider, facendo scaricare questo finto package invece di quello di Microsoft. Credimi non è un attacco fantascentifico.
22/02/2008 16:29 | Raffaele Rialdi
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# re: Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

@Marco. Non lo faccio per buoni motivi:
- mi reputo un white hat
- sarebbe solo una perdita di tempo
- la pezza che metterebbero gli darebbe la sensazione di essere più sicuri invece di ragionare sul da farsi.
La sicurezza si costruisce a più livelli e non con pezze e un attacco provocherebbe solo un "iffone" come nel caso del sito di Veltroni.
Un post invece spero abbia un senso più "educativo" magari in altri che stanno per mettere su un sito https.
22/02/2008 17:35 | Raffaele Rialdi
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# re: Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

Raf, tre quarti di quello che hai scritto sono per me una parte oscura del mondo dell'informatica perchè non me ne sono mai interessato. Penso di darmi da fare già su troppi fronti per comprendere a pieno anche quello.

Però ti sostengo moralmente con il fatto di denuncare in ambito pubblico scelte insensate o cazzate varie quando si trovano. E' facile allora che la vergogna o la paura di chi si sente coinvolto funga da lassativo per cercare di farsi passare un mal di pancia con cure specifiche che signigicano assumere personale più qualificato che non abbia occhi e orecchie foderati di prosciutto.
23/02/2008 12:15 | Andrea
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# re: Esempio di sviluppo insicuro: l'agenzia delle dogane

Anche l'agenzia delle entrate ha un pb simile:
http://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/Certificati.jsp

14/03/2008 01:35 | Antonio
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