Affascinato dal Windows Workflow Foundation ho deciso di partecipare a questa sessione di approfondimento.
L'ambiente integrato con Visual Studio rende molto intuitivo l'implementazione. Sul designer del workflow si lavora come fosse una winform. Si possono quindi inserire delle "attività" (gli stati del workflow) delle condizioni, dei loop, etc. etc.
Ciascuno di questi elementi si collega al codice via eventi allo stesso modo di come accade nelle winform l'evento onclick. Per esempio la condizione if deve restituire un bool per discriminare quale dei due rami del workflow dovrà proseguire.
Al runtime possono essere alterate le attività rendendo quindi dinamici i workflow. Inoltre è possibile definire una gerarchia tra le attività. Il bello delle child activities è che vengono schedulate in parallelo e qui si intuisce il codice prodotto è pronto per le CPU multicore.
Un altro concetto che viene introdotto è quello delle policy. Nella demo viene mostrato come creare una policy dinamicamente tramite CodeDom per eseguire una validazione.
Da quello che vedo WWF sembra essere la soluzione alla modellazione della logica di una applicazione. Scrivere una macchina a stati può essere molto complesso e progettarla in modo visuale riduce in modo drastico i potenziali problemi.
Parlando con una persona del team del WWF, che tra l'altro ci ha omaggiato un libro sull'argomento, WWF deriva dall'orchestration di Biztalk e questo spiega anche come mai il designer sia decisamente simile. Inoltre nella sessione viene esplicitamente detto che la prossima versione di BizTalk si baserà proprio su WWF.
Personalmente credo che, laddove le performance della macchina a stati non sia critica, questa tecnologia sia realmente uno strumento fantastico.
Come sempre non resta che metterci le mani su e provare.