Terremoto nella indie playlist: con l'Indipendent Day Festival alle spalle, non avrebbe potuto essere altrimenti. Missione compiuta per il gruppo UGIndie (quasi) al completo; oltre al sottoscritto, han tenuto botta: Ale, Luca, e Mike. Assente (parzialmente) giustificato RobyMes, chè tanto quando vedrà la mia foto assieme al tastierista dei Maximo Park rsicherà al punto di giurare sul libretto di "Pornography" che non mancherà mai più <g>. Che dire? Andavo a Bologna fondamentalmente per ascoltare: Editors, Maximo Park, Bloc Party (chi???) e Bravery. Complice la "Maledizione del Carucci" (che impedisce a Luca e i BP di essere contemporaneamente nello stesso luogo), i Bloc hanno dato forfait all'ultimo minuto per il sopraggiunto mal di gola di Kele. Peccato. Recensione semiseria dei gig cui abbiamo assistito:
Editors: segnate questo nome. Se vi piacciono Interpol e Departure, comprate "The Back Room" (il loro album d'esordio). E anche se non vi piacessero, compratelo lo stesso così gli fanno fare il secondo ed io sono contento. "Lui" (il cantante) probabilmente ha il poster di Ian Curtis anche al cesso ed in auto, tanto ne imita gli... "atteggiamenti compulsivi" e il vocione grave, ma visto che io "Unknown Pleasure" lo ascolto ancora, non capisco perchè non dovrei consigliarveli. E poi ascoltate almeno "Lights" e "All Sparks", e ne riparliamo. E poi sono anche il gruppo spalla dei FF nel loro tour attuale, il che è un po' come il tappo con scritto D.O.C.G. o il bollino blu sulla banana, quindi ricordatevi che la frutta fa bene e comprate il disco.
Meganoidi: che dirvi? Non mi entusiasmavano, e continuano a non entusiasmarmi. E se lo dice anche il Markino, buona camicia a tutti!
Maximo Park: Ormai ne parlo da un po'. A questo punto, mi vien da dire: "A ragion veduta". Bravi, bravissimi, impeccabili. Eleganti e trash, energici e malinconici. Niente "Acrobat" ma "The coast is always changing" da brividi, e tutto quanto rimane di "A Certain Trigger". Cantante/personaggio ma tastierista fenomeno, ed io... "c'ho" la foto! <g>
Skin: Gran donna. Gran voce... quando canta i pezzi degli Skunk Anansie. Timbro alto e estensione "importante", che funzionano tanto bene sul repertorio "classico" quanto invece IMVHO mal si adattano al genere moooolto rockettaro che Skin sta provando ad abbracciare. -1 per la signora
Futureheads: Bravi, questo è certo. Ma non mi hanno (ancora) preso davvero: per ulteriori info chiedere a (cit.): "Michele, tu che sei un intenditore...."
Bravery: attenzione, questi sono pazzi furiosi. Ero *moooolto* scettico e prevenuto sulle loro capacità live, ma loro arrivano e fanno uno show che non finisce più. "Lui" (il cantante) che sputa sul batterista, e poi fa stage diving microfono in mano tentando di continuare a cantare. "L'altro" (il tastierista) si fa bastare 2 mani per: suonare, fumare come una ciminiera (al chiuso, ma il Sig. Gerolamo non c'era) e sbevazzare birra, mentre "quello" (il bassista) ad un certo punto decide che la band può fare a meno di lui e si arrampica su uno dei tralicci dello stage, salvo rimettersi a suonare a 5 mt da terra tenendosi aggrappato in qualche modo al pilone. Su "Unconditional" è pandemonio. Rivedibili (nel senso che *devo* rivederli).
Subsonica: hanno la coscienza sporca, e giocano fuori casa. E lo sanno: non + (formalmente) "indie", lasciata la Mescal per la Virgin, e parzialmente fuori contesto musicalmente. Ma Samuel arriva e dice (più o meno): "Noi qui ci sentiamo un po' fuori luogo: suoniamo dopo la più grande rock band del mondo, ma facciamo musica elettronica. Faremo del nostro meglio". Per chi è cresciuto consumando cassette dei Depeche, questa è una dichiarazione d'amore. Se togli "Nuova Ossessione" fanno tutto quello che ti aspetti e lo fanno pure bene, con Boosta che schiaccia i tasti con mano ispirata. Unoraemezza di salti-e-balli, scenografia *stellare* e Samuel che ti fa pure una citazione acustica dei Motel Connection.
Chiusura delle ostilità a mezzanotte passata da poco: pappa indiana (yum!) con Ale e Luca, autostrada sgombra e incredibile incontro non pianificato alle 2 con la truppa di Mike in un autogrill. "Glamorous Indie Rock'n'roll": fott*to, accattivante indie rock'n'roll (licenza poetica <g>)