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Failure by design, e al cliente va bene così

Neve e ghiaccio sono la condizione meteo di parecchie città di questa mattina. Il buon cittadino si tiene informato seguendo i siti web dove può vedere con i propri occhi la situazione reale.

Così apro il sito www.autostrade.it per capire cosa sta succedendo. Il sito non è raggiungibile per (presunti) troppi hit dei buoni cittadini che vogliono informarsi.

Uhm, qui c'è qualcosa che non torna. Una azienda, le autostrade spa, offre un servizio ai suoi clienti, il sito web e le webcam. L'utilità del sito è proprio nei momenti difficili: situazioni limite del meteo, picchi di traffico, lavori in corso, etc. Se il sito fallisce nel dare le informazioni in questi casi limite, è inutile.
Il paragone è il sito di un eCommerce nel periodo di Natale. Se per i troppi collegamenti il sito non funziona, perdo i clienti.

Fino a qui posso già immaginare i commenti a questo post in cui viene sottolineato che autostrade non danno importanza al cliente in quanto monopolisti e con un'eredità di mentalità "pubblica".
Sono però convinto che l'apparente (?) boriosa mentalità monopolista non basti a giustificare le cattive scelte. Un sito (servizio) che funziona giova anche al monopolista, perlomeno per lucidare un po' l'immagine aziendale.

Guardiamola quindi dal punto di vista di chi ha realizzato il sito:

  • l'architettura del sistema è pensata per essere scalabile? No
  • è stato previsto il fallback ad una pagina alternativa, come dice Alessandro, con le sole informazioni essenziali? No
  • la pagina client è sufficientemente leggera da reggere carichi improvvisi? No
  • ...

Il fallimento è quindi il matrimonio tra committente, team di sviluppo e servizio di hosting.

E ancora peggio è l'utente del sito che considera normale, causa maltempo, che ci sia un disservizio su un sito che serve proprio in caso di maltempo.

Print | posted on martedì 22 dicembre 2009 13:03 |

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# re: Failure by design, e al cliente va bene così

aggiungo solo che per gli stessi motivi pure il sito viaggiatreno era irraggiungibile
22/12/2009 13:47 | Diego Guidi
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# re: Failure by design, e al cliente va bene così

Ma non pensiamo che da altre parti sia meglio. Domenica ho dovuto viaggiare in treno in Germania a Dusseldorf. Ma l'aeroporto è stato chiuso per neve. Nessun volo in partenza ed arrivo ed il sito web al mattino era irraggiungibile poi al pomeriggio è stata messa una misera pagina con una sola riga di testo in cui si diceva che l'aeroporto era chiuso per neve. Nessuna altra informazione. Nessuna previsione. Niente di niente. E non si poteva neanche dire che era il solito disservizio all'italiana :-)
22/12/2009 14:02 | Moreno Borsalino
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# re: Failure by design, e al cliente va bene così

Scusate sono fuso non mi rendo conte neanche di cosa scrivo. In realta' dovevo viaggiare in aereo ma ho scritto treno.
22/12/2009 14:05 | Moreno Borsalino
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# re: Failure by design, e al cliente va bene così

Lo stesso è successo anche al sito delle ferrovie nord (dopo che ci sono stati appelli che invitavano all'uso dei mezzi pubblici al posto dell'auto privata per recarsi a Milano).
Dopo aver passato un paio d'ore sulla A8 (e solo perchè sono entrato a Legnano, ben lontano da Milano), posso dire che la gestione del sito è coerente con il resto del servizio :)
In effetti la homepage scarica tonnellate di contenuti inutili (pubblicità e altro) e, in caso di emergenza, un semplice switch momentaneo a una versione solo testo con l'elenco dei punti critici probabilmente avrebbe soddisfatto la maggior parte degli utenti.
22/12/2009 14:53 | Valter Minute
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# re: Failure by design, e al cliente va bene così

Qui alle Bermuda combattiamo con le intemperie del tempo ogni sei mesi, d' estate abbiamo gli uragani e d' inverno come adesso raffiche di vento spaventose. Il tutto causa Internet e corrente down ogni due o tre giorni. La cosa che mi ha stupito e' che qui, anche la compagnia piu' piccola ha un piano di business continuity plan davvero spaventoso.
Ad esempio, la mia compagnia ha una sala server autonoma con generatore di corrente, nel piano interrato dell' edificio. Vi dico solamente che il generatore da' corrente a qualcosa come 30 servers e due piani dell' edificio ...
Oltre a tutto cio' abbiamo un IPS collegato a 4 internet providers, 1 via wireless, due via cavo ed uno via cavo sottomarino.
Infine, che non si sa mai, tutti i servizi internet sono mirrorati su due providers, uno a Londra ed uno in Canada. Non usiamo gli States per questioni di tasse ...
E sto parlando di un' isola di 60,000 abitanti. Questo e' l' approccio di business continuity che tutti dovrebbero avere.
Finisco facendo un altro esempio, se la rete 3G va in down causa maltempo, qui ti avvertono prima (se lo sanno) con un SMS e dopo con un altro SMS spiegandoti il perche' del down (che magari e' una bufala ma fa capire all' utente quanto la societa' tenga a lui).
Impariamo dagli altri ... ;-)
22/12/2009 14:59 | raffaeu
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# re: Failure by design, e al cliente va bene così

GiGi mi trovi moralmente daccordo ma penso che ci siano tanti modi di dare un servizio pubblico. In Olanda le scuole sono private eppure aperte a tutti e finanziate dal pubblico.
Non so se questa sia una soluzione giusta e applicabile in tutti campi, non è il mio mestiere, ma so solo che il concetto di pubblico che conosciamo è sbagliato, profondamente ingiusto e non funziona.
23/12/2009 11:43 | Raffaele Rialdi
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# re: Failure by design, e al cliente va bene così

*E ancora peggio è l'utente del sito che considera normale, causa maltempo, che ci sia un disservizio su un sito che serve proprio in caso di maltempo.*

Penso che il guaio principale del nostro paese sia proprio questo, siamo un pò tutti rassegnati ai disservizi continui e all'emergenza permanente
30/12/2009 15:05 | TixXio
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