In cinque giorni di soggiorno sono riuscito a vedere le famose stelle e le impronte di Hollywood (che distavano meno di 50 metri dall'albergo) solo il primo giorno. Dalla finestra dell'albergo mi sono goduto la famosa scritta Hollywood tutte le mattine. I ritmi erano veramente notevoli, alle 6:30 l'autobus per la PDC, alle 7:00 colazione, quindi una chiaccherata con webcam con moglie e bimbetto e quindi via alle sessioni fino a sera.
A mezzogiorno raramente sono riuscito a mettere qualcosa sotto i denti, per non parlare delle patatine/caramelle/gelati immangiabili nei corridoi tra una stanza e l'altra. La sera, tra sessioni 'notturne', incontri vari e un paio di feste (della durata di due/tre ore) arrivavo in albergo e la mattina si ricominciava.
Lunedi pomeriggio, frettolosamente come sempre, finite le sessioni, ci buttiamo nel traffico di Los Angeles a prendere le valige in albergo (1/2 ora da Downtown a Hollywood). Quindi un'altra ora di autostrada per l'areoporto dove i controlli sono veramente di primo ordine. Via le scarpe, il notebook, le chiavi, l'orologio e tutto quanto c'è di metallico. Perquisizione per alcuni di noi e si decolla per Londra in 'sole' 10,5 ore di viaggio.
Al contrario di altri non avevo più voli per casa e quindi ho passato insieme ad un paio di amici una serata intorno a Piccadilly. La mattina dopo ancora aereo ed ora eccomi qui a bloggare il tutto.