“This eagerness to change”

E insomma, un anno fa pubblicavo il mio ultimo post chiedendomi, tronfio come un vero bauscia sa/deve essere, in quale modo avremmo potuto migliorare l’anno successivo. E allora, quest’anno, io e Daniele siamo partiti da un principio ispiratore: “diversity”. Diversity perchè:

  • se il fenomeno startup ha dimostrato di poter essere un game changer in tema sia di scelte tecnologiche sia di approccio allo sviluppo del software (“va veloce e spacca tutto”, ci disse Marco)
  • se la track “business” inserita in agenda un anno addietro ha riscosso un riscontro che ci ha fatto capire che potevamo toglierla dalla “riserva protetta” e renderla un first class citizen anche se i temi sono (apparentemente) slegati dallo sviluppo software in senso stretto
  • se la partecipazione alla CFP di “signorine & giovanotti” cresce ogni anno ed è un toccasana in un settore storicamente prettamente maschile, con alcuni esemplari (io tra questi) per datare i quali qualcuno potrebbe proporre il Carbonio14
  • se anche chi ci ospita (e s[u|o]pporta) da anni mette la barra a dritta e avanti tutta verso Linux e OS X

Beh, allora il cambiamento è l’unica strategia evolutiva sensata (e qui la mia verve agilista va in sollucchero). E quindi:

  • Volevamo le startup? Ecco Xmetrics, che ci viene a raccontare come anche in Italia un tecnico possa avere una idea, capire che la sua preparazione tecnica non è condizione sufficiente per “farcela”, imparare la lezione ed a questo punto trovare un investitore (anche) grazie al quale trasformare la propria idea in realtà. Ah si, ed avere come testimonial un campione olimpico, scusate se è poco. Io per avere una startup finanziata con oltre 1M $ che abbia per testimonial Martin Gore farei carte false, per dire.
  • L’anno scorso abbiamo inserito i “pezzi grossi” in agenda? E allora quest’anno abbiamo pescato dall’altro lato della pozza e portato in Italia un Senior Director di Microsoft Corporation. Ok, sostanzialmente ha accettato poichè interessato a mangiare decentemente per una settimana più che per il prestigio del nostro evento, ma questo è un trascurabile dettaglio di implementazione, oltretutto dotato di access modifier “private” Sorriso
  • Vogliamo scongiurare il ricorso al Carbonio 14? Ed allora anche le tematiche devono guardare avanti e prendere atto di quanto potente sia ormai il “lato consumer della Forza” ed il suo impatto anche sugli scenari applicativi “tradizionali” e quindi in agenda abbiamo: IoT, wearable, Kinect, Docker, Unity3D, Enterprise UX… Oh, io la sessione su Microsoft Band non me la perdo Sorriso

Questo (ed altro) riuscendo però, a nostro avviso, a non snaturarci: .NET, C++, cloud computing, NoSQL, Xamarin, etc sono lì come sempre in fondo, ad esempio, di “roba” come Mono ne parliamo da prima che fosse “cool” farlo.

Cerchiamo, semplicemente, di rendere il take away dei Community Days utile sia nell’immediato sia in prospettiva. Ci abbiamo provato anche quest’anno, venite e diteci se ci siamo riusciti.

Ci vediamo ai Community Days 2015?

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posted @ venerdì 27 febbraio 2015 11:31

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