Code Camp "Zero" @ Managed Designs

Era una idea che mi ronzava nella testa da circa un anno: Janky e Simo la conoscevano con il nome "carboneria", ed è costituita da alcuni incontri "underground" nei quali parlare a ruota libera ed in forma "improvvisata e destrutturata" di argomenti che difficilmente troverebbero una giustificabile collocazione in un "classico" workshop UGIdotNET.

A partire da questi presupposti, quindi, si è svolto ieri sera un Code Camp presso la sede di Managed Designs, al quale hanno partecipato: Davide, Emanuele, Marco, Mario, Pierpaolo, Roby ed Ugo. Nessun ordine del giorno prestabilito se non: "data la disponibilità di una sala e di una rete wireless, incontrarsi e... vedere di nascosto l'effetto che fa" (cit.)

Il risultato? Si è parlato di tutto un po': dall'immancabile dibattito "Linq 2 SQL vs. NHibernate vs. Entity Framework" (con Mario coder scatenato nella realizzazione di una "instant demo" dedicata ad alcune problematiche di lazy loading con NHibernate) agli scenari futuribili a seguito dell'avvento di "Metropolis" con Mario (ancora lui!), assoluto estimatore delle software factory, chiamato a "definire Metropolis in 5 minuti" e il match "Roberto vs. Emanuele", con il primo non molto convinto da Metropolis ed il secondo che invece "non vede l'ora" <g>

Abbiamo parlato di "interoperabilità" (con riferimento sia alle "tecnologie" sia ai "formati") e Pierpaolo ha contribuito portando sul tavolo sia il punto di vista di Microsoft sia una interessante riflessione sulle differenze di percezione e valorizzazione che questo tema assume in funzione del fatto che il punto di vista dell'osservatore sia di tipo "pro" o "consumer".

La mia personale menzione va però alla discussione nata dall'esperienza di Ugo che, sviluppando il portale community/blog di MTV, ha invece posto il problema della giustificabilità del "costo prestazionale" spesso introdotto dalla architettura: è un tema sul quale rifletto costantemente ormai da mesi ed ho intenzione di trattare anche nel libro, ed in generale penso che purtroppo troppo spesso l'estetismo tenda -con mio rammarico- ad avere la meglio sul "sano" pragmatismo.

Piccolo cruccio: le assenze dell'ultimo minuto; mi sarebbe piaciuto raggiungere una "massa critica" (max 15/20 persone, altrimenti in bottega si sta stretti) in grado di permettere la formazione di sottogruppi indipendenti, ma sono sicuro che in futuro riusciremo a generarla: chi fosse interessato a partecipare mi contatti. Infine, ho pubblicato una piccola gallery contenente alcune foto scattate durante l'incontro (e prima che la mia fotocamera passasse a miglior vita dopo 5 anni di onorato servizio).

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