Parallels Desktop… Mai più senza!

Come ho già avuto modo di affermare, sono un utente soddisfatto dei prodotti VMWare sin dalla versione 1.0 di ciò che sarebbe diventato “Workstation”, ed anche la nostra esperienza con ESX (sia per il CED interno sia per progetti esterni) è decisamente positiva: ecco perchè, quando io e Gianluca adottammo un MacBook quale portatile aziendale, la scelta del tool di virtualizzazione fu quindi pressoché scontata: VMWare Fusion.

Da qualche tempo, incuriosito da alcune opinioni lette su Usenet, ho “switchato” su Parallels Desktop e… Mamma mia: il Windows Performance Index delle VM Fusion che ho importato in Parallels sale tantissimo (per esempio, la VM dalla quale sto scrivendo questo post è passata da 2,9 a 4,1, con un interessantissimo 6,5 di indice per il disco) ma, più in generale, non si avverte tangibilmente la sensazione “performance-wise” di usare una VM in luogo di una installazione “fisica”. Per intenderci, CTRL+SHIFT+B in Visual Studio è “blazingly fast”, con mia grande soddisfazione :-) Ed altrettanto veloci sono alcune operazioni tipiche di chi lavora spesso in VM: creazione/consolidamento/rollback di snapshot, sospensione delle VM, …

Non so se la corrispondente versione per Windows sia sullo stesso livello qualitativo, ma “qui su Mac OS X” Parallels è sicuramente il tool che mi sento di consigliare a coloro che siano “indecisi” tra: Fusion, Parallels e VirtualBox o che, come il Melchio (che mi ha rivolto la domanda che ha dato origine a questo post), sono dubbiosi in merito alla possibilità di installare in VM il proprio ambiente di lavoro primario.

«maggio»
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