Ricapitoliamo:
- MS ammette pubblicamente che la PI è un punto fondamentale per un O/RM
- Per evitare di soffrire ulteriormente di problemi di eiaculazione precoce, MS ha allestito un focus group dedicato alla v2 di Entity Framework coinvolgendo *finalmente* gente esperta di queste tematiche: Eric Evans, Jimmy Nilsson, Martin Fowler, Pavel Hruby, ...
- Per supportare *seriamente* PI c'è bisogno di poter "proxare al volo" il DM
- Per "proxare" al volo senza eccessive penalizzazioni in performance serve Reflection.Emit
- Reflection.Emit è incapsulato egregiamente da DynamicProxy, un "pezzo" del Castle Project
- Unity (il container IoC di Enterprise Library 4.0) paga pegno se confrontato a Windsor: no proxy, no supporto *serio* ad AOP, ...
- Microsoft ha assunto Hamilton Verissimo, il papà di Castle Project
Di ottimismo non se ne parla, visto che stiamo parlando dell'azienda che è riuscita a far fuggire Ward Cunningham e che ha sistematicamente ignorato quello che "pirla" quali il sottoscritto le dicono da anni nei focus group; però, si trattasse di una partita di tennis, direi che hanno recuperato 2 set di svantaggio ed effettuato un break al 5°: in queste condizioni, se perdi la partita sei un pirla. La bellezza del framework MVC e l'avvento di Unity sono comunque degli *ottimi* segnali. Continuo a pensare che il match point lo si possa conquistare assumendo Gavin King.
UPDATE: si, lo so che Hamilton non lavorerà nè su EF nè sul FX blah blah blah... Diciamo che mi accontento di una reprise della soap opera avvenuta ai tempi di James Newkirk, l'autore di NUnit che fu ufficialmente assunto da MS per lavorare alle P&P anche se, guarda caso, poco dopo nacque MSTest *integrato* in Visual Studio ed era *uguale* ad NUnit. <g> Diano ad Hamilton anche il ruolo ufficiale di "Coffeemachine Manager", purchè "casualmente" poi EF2 sia un buon O/RM e che la BCL disponga di un container IoC con funzionalità di proxying ed interception <bg>
posted @ mercoledì 16 luglio 2008 13:22