Visual Studio 2005: una occasione mancata?

Credo di non aver compreso il "razionale" che anima il licensing previsto per le edizioni più caratteristiche ("Express" e "Team System") di Visual Studio 2005 e, da quanto leggo in giro, non sono nemmeno l'unico...

Ho già avuto modo di dire che ritengo errata la scelta di non includere il toolkit di unit testing in tutte le edizioni di Whidbey e confermo la mia opinione: nonostante NUnit e TestDriven.NET svolgano egregiamente il proprio compito, il mancato (spero solo temporaneo, a questo punto) supporto per la rilevazione della code coverage è uno svantaggio decisamente importante. Poco male, si potrebbe obbiettare, visto che il rilascio di VS2005 e dei Team System è ormai imminente; il problema è: _chi_ potrà usare i Team System? L'elevato costo di licenza costituisce una notevole barriera all'ingresso, e non permetterne automaticamente l'uso nemmeno agli abbonati MSDN rende difficoltosa persino l'opera di valutazione. Credo che, invece, Microsoft dovrebbe promuovere l'adozione di strumenti in grado di gestire il processo di realizzazione del software; in fondo se gente come Gamma e Fowler stanno storicamente dall'altra parte un motivo ci sarà pure. Se nella pietra miliare "Refactoring" di Fowler tutto il codice è scritto in Java, _forse_ il fatto che Eclipse (al quale, guarda caso, ha contribuito anche Erich "Mr.Pattern" Gamma) disponesse già da una vita dei refactoring tools potrebbe aver giocato un ruolo importante. Quando "quelli" schierati dalla parte del Lato Oscuro usavano (gratuitamente) ArgoUML (tanto per fare un nome), "noi" dovevamo giocare (esiste verbo migliore?) con Visual Modeler, oppure affrontare (chi poteva) il costo di acquisizione delle alternative commerciali (Rose su tutte).

Anche il prezzo delle edizioni "Express", fissato in 49$, mi lascia un po' perplesso. Intendiamoci: la cifra prospettata è vantaggiosissima (ma sono comunque curioso di vedere il corrispettivo in Euro), e il tool assolutamente valido; chiunque abbia smanettato (tanto per fare un esempio) con le release beta o CTP di Visual Web Developer sa che ad una cifra irrisoria potrà disporre di uno strumento adatto anche per scopi professionali. Un (vero) affare, insomma. Perchè, allora, sono perplesso? Semplice: in uno scenario che vede una adozione di .NET inferiore alle aspettative, nonchè una resistenza alla migrazione (soprattutto degli sviluppatori VB6), questa edizione può giocare un ruolo chiave. Per la prima volta dal lancio di VS .NET, infatti, l'esperienza RAD risulta realmente tangibile e tanto è stato fatto per far sentire a casa gli sviluppatori VB6. Due esempi su tutti: la default instance delle Windows Forms e l'abbandono del suffisso ".NET" nel nome del prodotto. Rendere gratuito il tool (seppure in edizione "Express") avrebbe eliminato l'argomento "costo" dalla lista delle "scuse" di chi ancora non è "passato a .NET".

posted @ domenica 27 marzo 2005 00:34

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