Nel numero 148 di Luglio/Agosto di
Computer Programming è uscito un po' in sordina un articolo
scritto a quattro mani tra me e Davide Mauri, che ha a che fare solo in parte
con l'informatica. Nello scrivere l'articolo siamo partiti dal presupposto che
strumenti di analisi quali l'UML hanno lo scopo di rendere
chiaro all'analista prima ed allo sviluppatore poi il problema affrontato e la
soluzione ingegnerizzata. Per chi li usa è evidente che strumenti di questo
tipo, se ben utilizzati, tipo possono condurre a soluzioni più efficaci. E'
per questo che ci siamo proposti l'intento di verificare l'applicabilità di tali
strumenti e delle tecniche di ingegneria software in generale all'attività di
legiferazione che almeno qui in italia non ha mai raggiunto dei risultati
apprezzabili.
Stamane io e Davide abbiamo ricevuto una email da parte di due
ricercatori del Dipartimento di Sistemi e Informatica dell'Università di
Firenze che stanno conducendo una ricerca che ha i medesimi obbiettivi del
nostro articolo. Oltre ad informarci che il nostro articolo conteneva spunti
interessanti, che mi auguro possano essere loro utili, ci è stato segnalato
anche un convegno, tenutosi lo scorso 14 ottobre nel quale sè stato presentato
un prototipo per la costruzionne di testi legislativi coordinati. Per chi
desidera approfondire l'argomento a breve renderemo disponibile il nostro
articolo, ma nel frattempo vi consiglio la lettura della presentazione
segnalataci al seguente indirizzo: http://www.ittig.cnr.it/EditoriaServizi/EventiConvegni/seminarioITTIG-BoschiSpinicci-20051014.pdf
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