Se qualcuno mi avesse chiesto fino a qualche giorno fà:
"perchè preferisci SqlServer ad Oracle" molto probabilmente gli avrei
risposto in un modo un po arzigogolato, citando tra le altre cose
anche questioni affettive (già si può sentire affetto anche nei confronti
di un database). Oggi, reduce di mezza giornata di lavoro buttata via, e con la
prospettiva di gettarne alle ortiche almeno l'altra metà, posso dire finalmente
di aver capito realmente cos'è che mi rende così simpatico il buon SqlServer.
L'affetto e l'esperienza non centrano affatto ma è tutta una questione di pura
"semplicità". Mi raccomando, non confondete la semplicità con la banalità e
nemmeno la mia non mascherata propensione per la semplificazione come un segno
di pigrizia. Certo è che se oggi sto consumando le ore, minuto per minuto,
arrovellandomi tra tipi SQL e tipi PL/SQL, tra cursori e riferimenti a cursore,
il tutto per fare una cosa che davvero in SqlServer avrei fatto si e non in
un'oretta abbondante, allora il valore della semplicità si fa contante, tale e
quale a quello riscosso da uno sportello bancomat. La semplicità è un valore,
non c'è dubbio, perchè è grazie ad essa che mi posso concentrare sul problema
più che sui mezzi con cui ottenerne la soluzione. Considero Oracle davvero un
ottimo database, ma sono del tutto convinto che se Oracle riuscisse anche ad
alleviare buona parte della sua complessità, allora sarebbe davvero
inarrivabile.
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