Imparare a cooperare con un compito difficile da assolvere

 

La risoluzione dei conflitti si è evoluta nel tempo dalle forme più costose a quelle più vantaggiose:

  • la lotta
  • il ricorso ad autorità e norme condivise
  • le transazioni
  • la collaborazione

 Ci sono ad esempio dimostrazioni che comportamenti collaborativi possono emergere in modo spontaneo anche in assenza di una autorità centrale (Robert Axelrod) o descrizioni le caratteristiche che hanno i negoziatori migliori (Neil Rackham, 1999). Anche se non spiegano come nel tempo l'uomo ha imparato la collaborazione e perchè sceglie di collaborare.


Anzi, studiosi in psicologia e sociologia hanno visto che è difficile comportarsi in modo collaborativo ed è più facile invece regredire a comportamenti ostili e aggressivi, ad esempio a causa di distorsioni cognitive capita di scegliere un comportamento competitivo anche quando conviene quello cooerativo o capita di innescare una escalation conflittuale. Convincere la controparte delle proprie intenzioni con le "armi della persuasione" non è banale e non è sempre facile adottare i comportamenti migliori per mantenere una buona relazione con la controparte. Lo stesso comportamento chiamato "individualismo illuminato" che porta a collaborazi vantaggiose, richiede preparazione e allenamento. (vedi La Negoziazione, Rumiati e Pietroni, 2001)

Sono strumenti che aiutano un professonista a individuare le cause di una conflittualità cronica e a intervenire per aiutare una relazione a cambiare in modo più funzionale e vantaggioso.
Ancora non spiegano come le persone normalmente evolvono verso un comportamento collaborativo.

 

La risposta più semplice l'ho trovata in un progetto di ricerca di simulazione sociale:  The EACH Project: Learning about the Evolution of Cooperation and Altruism

Il primo modello mostra come l'elemento chiave è l'ambiente favorevole o ostile: in un ambiente favorevole il comportamento egoistico prevale su quello altruistico mentre in un ambiente ostile il comportamento altruistico diventa necessario per raggiungere l'obiettivo (in questo modello di tipo biologico è la sopravvivenza) e quindi prevale su quello egoistico dove singoli individui senza la collaborazione non riescono a centrare l'obiettivo.

Il secondo modello rappresenta l'ambiente con le risorse disponibili e ci sono due comportamenti, quello cooperativo e quello ingordo. Questo modello aggiunge il concetto di "viscosità" ossia il raggio entro cui un individuo può muoversi nell'ambiente (e quindi le risorse nell'ambiente che può raggiungere). In caso di scarsità di risorse il comportamento che risulta più vantaggioso nel raggiungere l'obiettivo (in questo modello di tipo biologico è la sopravvivenza e la riproduzione) è ancora quello cooperativo.
Il comportamento ingordo prevale (si riproduce maggiormente) solo quando la "viscosità" gli permette di muoversi con qualsiasi raggio e quindi andare a predare tutte le risorse dagli individui collaborativi e comunque quando l'ambiente ha risorse abbondanti perchè quando sono limitate finiscono per estinguersi perchè le esauriscono.

E' attraverso queste situazioni reali e pratiche che l'uomo ha provato e visto l'efficacia del comportamento collaborativo ed è cosi che questo comportamento è emerso spontaneamente in modo evolutivo.


In conclusione assegnare a un team un compito difficile (l'ambiente ostile) da assolvere in libertà e autonomamente è un modo per sperimentare e imparare l'utilità della cooperazione.
Un modo per sperimentare e imparare ulteriormente l'utilità della cooperazione è quello di assegnare a più team un compito difficile con un numero limitato di risorse condivise.

 

 

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Print | posted @ domenica 20 luglio 2008 21:53

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