“Automated” Software factory(ies?) @ ALM Day

Venerdì ho partecipato all’ALM Day di Milano, che IMHO si conferma come un appuntamento da non perdere.

I complimenti vanno veramente a tutti gli speakers ed anche all’organizzazione, ma ovviamente ci sono tematiche che coinvolgono più di altre la propria esperienza lavorativa attuale.

L’ultima sessione sulle software factories mi ha quindi coinvolto in modo particolare, soprattutto per il fatto che, per motivi che francamente al momento non comprendo, si sente parlare molto poco di questo tipo di “strumento” che a mio avviso è ormai semplicemente indispensabile per realizzare applicazioni di qualità a costi concorrenziali.

E’ stato pertanto un piacere constatare che altre realtà hanno puntato, con successo, sull’adozione di una software factory (personalmente continuo a nominarla al singolare…).

A fine sessione ho avuto la possibilità di fare un paio di domande ed è stato interessante notare alcune differenze (che spero di aver capito bene) tra l’implementazione presentata da 4ward e le nostre scelte.

Le più significative mi sono sembrate queste:

- la factory presentata evolve alcune software factories di Microsoft, mentre noi abbiamo preferito partire da “Blank Solution” :-) per poter impostare in totale libertà le nostre scelte, soprattutto architetturali, sul codice generato;

- la loro factory, se non ho capito male, è disponibile come add-in per VS, mentre noi abbiamo preferito, a malincuore, rinunciare a questo aspetto ed adottare una GUI provvisoria per dedicare più risorse ad altri aspetti;

- la nostra factory è concepita per un utilizzo totalmente “domain driven”, mentre (sempre se non ho capito male) la loro ha un approccio differente.

Il punto che però più mi ha incuriosito è che loro hanno preferito considerare la generazione del codice come una sorta di start-up iniziale “one-shot”, mentre per quanto riguarda la nostra esperienza degli ultimi 3-4 anni in merito, ci siamo ritrovati ad utilizzare più volte la factory sullo stesso progetto per produrre una nuova versione dei files generati da includere nella solution (in entrambe le implementazioni sono state utilizzate le partial class) e di conseguenza una delle sfide più difficili che stiamo affrontando è di riuscire a separare completamente il codice generato da quello specifico.

Ancora una volta il confronto delle proprie idee ed esperienze con quelle altrui si è rivelata una fonte di arricchimento tecnico e di conseguenza ringrazio 4ward sia per la interessante sessione che per la disponibilità nella condivisione delle proprie esperienze.

Sperando di sentir parlare sempre di più di software factories…

Print | posted @ mercoledì 11 novembre 2009 18:03

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