Sono giorni davvero neri sulle strade lariane; tra le tante notizie funeste, giovedì sera una bimba di soli sei anni che conosciamo ha perso il suo papà a causa dell’impatto con la sua “vecchia” Panda su un guardrail ed ancora oggi, a distanza di giorni, non riesco a smettere di arrabbiarmi!
Perchè la FIAT ha continuato a vendere un’auto così obsoleta dal punto di vista della sicurezza come la vecchia Panda fino a qualche anno fa? Bilanci da sostenere vs. vite da tutelare? Bah…
Qualcuno potrebbe obiettare “nessuno era obbligato a comprarla”, ma risponderei chiedendo se sia o non sia obbligo morale del produttore (anche di software…) preoccuparsi di garantire qualità e sicurezza di un prodotto adeguate ai livelli del momento.
Per quale motivo, almeno che io sappia, non vengono imposti per legge livelli almeno “adeguati” sui test NCAP, come avviene per le normative inquinanti (Euro4, ecc.)? Tra l’altro, sebbene non centri in questo contesto, sarebbe anche uno scacco matto per quei produttori di automobili cinesi che cercano di “rifilare” auto scopiazzate nell’estetica ma decisamente molto meno sicure.
Io una risposta ce l’avrei...
Perchè la mia nuova auto, presentata al pubblico nel 2006 ha un controllo di stabilità elettronico ma ha un assetto molto meno neutro (=molto meno sicuro) del modello che avevo prima (e fortunatamente per ora ho ancora), presentato nel 1996?
Strade? In uno svincolo così insolito, seppur migliorato notevolmente qualche anno fa (la superstada “curva in salita” mentre proseguendo praticamente diritto… si prende l’uscita!), vedo sempre scene da film: indecisi e sbadati che compromettono la sicurezza altrui, deficenti intenti a “farti spostare”… non era forse meglio pensare un pochino a come limitare i danni da impatto su quel “cuneo”?
Non è il mio lavoro, ma non riesco a non commentare: hai un cuneo lungo diversi metri, pensa a qualcosa di deformabile (quelle “fisarmoniche” plastiche gialle) invece di metter giù il guardrail in quel modo, salvando cartelli e prato a scapito di vite umane. Ed è solo un piccolo esempio...
Leggo anche di un futuro papà, i cui progetti si arrestano bruscamente... Volevo bloggare, scrivere, sfogarmi, ma ho voluto evitare per non farlo sembrare ciò che non è, ovvero l’ennesima polemica italiana.
Stamattina invece, all’ennesima notizia letta, ne ho sentito il bisogno, quantomeno per essere costruttivo e rivolgermi a chi ancora non utilizza le cinture posteriori. E se siete alla guida, non sentitevi “rompipalle” se chiedete a chi sta dietro di allacciarle (chi vuole “vedere” solo la motivazione può saltare direttamente al 1:50 del video):