[Moto] 11 anni di spettacolo allo stato puro!

Ricordo la prima intervista che lo staff di Grand Prix fece a Vale nel '96 quasi come se fosse stata trasmessa uno o due anni fa.

Ricordo che andarono a "scoprirlo" nel suo box, assieme al suo compagno (forse Perugini, ma non vorrei dire stupidate!) per presentare al pubblico quella faccia da birbante che già dall'anno dell'esordio si era messo in evidenza con rapidi progressi.

Rimasi colpito dalla differenza abissale tra i due piloti in erba: Vale scanzonato, divertito della cosa, quasi incurante della telecamera, mentre il suo compagno di team si presentava serioso e composto, quasi imbarazzato dell'atteggiamento del compagno. Oggi quasi mi meraviglio che in quell'occasione Vale non ne abbia combinata una delle sue, facendo le corna di nascosto all'amico o qualcosa del genere!!! (E' anche vero che in ogni caso, allora, un'azione del genere sarebbe stata "tagliata" dalla redazione per conformarsi all'etichetta!)

Ricordo anche la gara in 125 in cui era in testa alla gara, quando di colpo lo vidi retrocedere a 3/4 di gara di parecchie posizioni e, forse meno di un giro dopo, quando iniziò a ripassare in scioltezza tutti per andare a riprendere la testa della gara, come se stesse dicendo a chi sorpassava: "Scusate... permesso... scusate, erò lì davanti... mi sono solo spostato un attimo per fare una cosa...".

A fine gara, quando Vale spiegò con estrema naturalezza che in quel giro era rimasto attardato perchè voleva regolare la leva del freno che non gli andava bene, intuii quanto quel ragazzino fosse "in gamba" e in che modo si sarebbe divertito negli anni successivi a "giocare" nelle gare che lo aspettavano.

Sono passati 11 anni, incredibile... ed oggi, dopo la splendida vittora di Vale sugli avversari, sui limiti tecnici, su tutti gli "anti-Vale" di turno ma soprattutto sulla sfiga, ho materializzato un'altra personalissima intuizione: Vale è diventato... grande.

No, non mi riferisco alla sua immensa grandezza sportiva e nemmeno alla sua età. Mi riferisco a quel qualcosa che scatta ad un certo punto della propria vita e ti fa diventare adulto.

Con quel casco in bianco e nero così austero, quella scritta "ROSSI" comparsa sulla tuta ad inizio stagione ed abolita solo perchè diagnosticata come "porta sfiga", quella tesa emozione che trasuda quest'anno dalle sue parole e dalle sue espressioni a fine gara, Vale sembra voler dire che lui non gioca più; il manubrio non è più il suo personale joypad, le gare non sono più il suo gioco ma piuttosto il rinnovo della sua sfida continua verso la perfezione.

Sembra quasi che quest'anno sia tutto diverso, adesso che il sospetto di vivere il copione di una favoletta in cui alla fin fine "il Vale vince sempre" é svanito, adesso che la bilancia del confronto tra Formula 1 e MotoGP si è scardinata sotto il peso dell'adrenalina, adesso che Vale si è accorto di non essere... uno della tribù, ma piuttosto il mito di una immensa tribù tutto é cambiato.

Adesso Vale si rende conto "veramente" di ciò che fa, di ciò che regala alla sua tribù, di come riempie le strisce di fumetti di eroi nella testa dei suoi fans, e tutto questo gli scalda il cuore, lo fa vivere una una dimensione parallela, che noi "fans" possiamo intuire solo tra una puntata di Star Trek e l'inizio di Matrix Revolution.

Non voglio psicanalizzare Vale, non ne sono capace e non mi piace nemmeno l'idea, non voglio neanche sapere come passa i suoi sabato sera quando non è la vigilia di una gara e tantomeno non mi permetterei mai di dire "Vale pensa questa certa cosa".

Ma forse, dopo undici anni, capisco Vale, il motociclista, nelle sue entrate, nelle sue posizioni in sella, nelle sue azioni in pista. E mi strappa un sorriso quando a fine gara sempre più spesso mi conferma nell'intervista che "avevo visto giusto", che avevo intuito bene.

Per un motociclista, come me, andare in moto è qualcosa di soprannaturale, è uno stato di estasi che sembra isolarlo dal mondo che scorre sotto le proprie ruote, concedendosi solo quei pochissimi centimetri quadrati di contatto. E' qualcosa di intimo e sincero. E' qualcosa di veramente bello!

E vedere che mentre Vale cresce, questo rapporto cresce con lui invece di attecchire é quanto di più bello avrei potuto aspettarmi dal campionato 2006.

FORZA VALE!

Print | posted @ lunedì 5 giugno 2006 04:17

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