Alcuni post orsono ho accennato alla lettura che mi ha occupato 
le assolate giornate di spiaggia. Si tratta di Getting Things Done, lo stupendo 
libro di David Allen che mi ha aperto gli occhi su quello che probabilmente 
sbaglio nell'organizzare il mio lavoro. GTD, questa l'abbreviazione del metodo 
perfezionato da David Allen in molti anni di pratica ha uno spirito davvero 
pragmatico e coerente con la realtà che ci circonda. Personalmente mi sono 
ripromesso di provarci, e attualmente mi sto organizzando al megli per reperire 
uno strumento che mi consenta di permeare tutta la mia vita, e non solo il 
lavoro di questo metodo. L'autore infatti parte da un presupposto che ai più 
potrebbe apparire esagerato, ma che a mio parere è solo la logica conseguenza di 
una corretta organizzazione. In effetti se tentiamo di introdurre il metodo di 
Allen solo in una parte della nostra vita, probabilmente sul lavoro ne deriverà 
uno sbilanciamento tale che in breve ci costringerà a lasciar perdere. Invece mi 
pare del tutto logico comprenetrare la vita lavorativa e la cosidetta "vita 
privata", di cui la prima è un aspetto rilevante, ma non necessariamente l'unico 
e più importante. Allen consiglia di pensare alle attività che vogliamo compiere 
come a progetto, ognuno dei quali composto da delle "azioni", necessarie a 
portarlo a termine. Nostro unico onere è quello di trovare la Next Action, per 
ognuno di essi, cioè l'azione immediatamente necessaria e fattibile perchè esso 
venga portato di un passo verso il compimento. Così, di passo in passo, le ferie 
con la famiglia, il traguardo personale, o il progetto di lavoro, ognuno con la 
giusta dose di analisi arriveranno naturalmente ad un traguardo che invece non 
sempre è così alla portata di mano. Forse sto un po' estremizzando. D'altronde 
sono fresco di lettura e non l'ho ancora provato, ma quello che mi ha più 
colpito di questo libro è un'affermazione talmente ovvia che ai più può apparire 
scontata, ma che invece ognuno di noi sa che spesso è disattesa. L'autore dice 
semplicemente: "prima di fare qualsiasi cosa occorre pensare". Banale 
vero? Ma voi lo fate sempre?
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Letture di Luglio