Leggo su Notizie Radicali che è imminente il voto sulla brevettabilità del software e ripubblico il link ad un articolo molto chiaro che spiega molto bene qual'è il pericolo insito nel tentativo di estendere il brevetto anche al prodotto del lavoro di noi informatici.

Il problema sta tutto nel fatto che la richiesta di un brevetto è un atto che oggi è esclusivamente alla portata delle grandi aziende software che potrebbero così registrare brevetti su prodotti open-source per poi rivendicarne la paternità e costringere i realizzatori ad abbandonarne lo sviluppo senza la necessaria remunerazione. Tanto per fare un esempio, se questa legge fosse stata promulgata nei precedenti anni è probabile che Torvalds, il creatore di Linux non avrebbe potuto ottenere il giusto riconoscimento dalle aziende che oggi finanziano il suo lavoro, e a conti fatti probabilmente non avrebbe nemmeno iniziato a realizzare un sistema operativo che sta ottenendo dei notevoli successi, non perchè egli abbia fatto tutto questo lavoro nella speranza di un legittimo guadagno, ma perchè avrebbe rischiato di impegolarsi in costose cause legali perse in partenza. Inutile parlare di Firefox. Se la Microsoft mettesse un brevetto sull'idea del "browser", è evidente che la Mozilla Foundation potrebbe tranquillamente cestinare il codice di un prodotto che diverrebbe immediatamente illegale.

Chi mi legge sa che non sono certamente uno degli sponsor più agguerriti di Linux e di Firefox, ma nel valutare un'azione di governo occorre staccarsi dalle proprie simpatie e vedere l'argomento da un altro punto di vista. Non c'è ombra di dubbio che è grazie ad iniziative open-source e private che oggi abbiamo una così grande varietà di prodotti informatici. Cose come Linux, Firefox e in parte Java sono state il motivo scatenante per la nascita e soprattutto per il miglioramento dei sistemi sui quali noi attualmente lavoriamo. Pensate a cosa sarebbe Windows 2003 se non ci fosse Linux e se mai il Framework .NET sarebbe nato se non ci fosse stato tutto il fervore open-source che si è creato attorno a Java. Lo stesso Internet Explorer a breve avrà una versione 7.0 solo ed esclusivamente grazie al successo di un buon prodotto quale è Firefox 1.0.

L'invito di Cappato, nel suo articolo è di impegnarsi a fare qualcosa. Da parte mia il mio primo atto in questo senso è questo post che sarà pubblicato anche nella community UgiDotNet. Chiedo a tutti coloro che mi leggono di fare almeno lo stesso. Fate girare la voce perchè è solo conoscendo il problema che potremmo combatterlo.

Link: Notizie Radicali - il giornale telematico di Radicali Italiani

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