Di .NET e di altre amenita'

dicembre 2005 Blog Posts

Auguri e... uno sguardo al 2005

Oggi è l'ultimo giorno del 2005, ed assieme agli auguri a tutti è giunto il momento di fare un piccolo riepilogo su cosa ha significato per me quest'anno. Spronato dall'ultimo post di Lorenzo, ecco quindi anche i miei hotspot sul 2005:

  • E' nato il mio blog personale sul quale posso postare su ogni argomento
  • Il trend dei miei post è molto diminuito, ma credo di poter dire che nel frattempo è aumentata la qualità
  • Ho contribuito attivamente al wiki di UgiDotNet e al blog
  • Mi hanno chiamato "guru" più volte e hanno affiancato il mio nome a quello dei "guru" veri...
  • Il mio IMHO è stato scaricato e installato da più di 800 persone
  • Ho iniziato a lavorare su IMHO 2.0 e ho pubblicato la prima preview
  • Ho scritto un bel numero di articoli su ASP.NET 2.0 (ah... il prossimo esce a gennaio...)
  • Mi hanno offerto due volte di scrivere un libro ma per ora ho rifiutato
  • Ho cambiato lavoro e sono tornato a lavorare con il mio amato web, anche grazie alla mia partecipazione ad UgiDotNet...
  • ...Perdipiù sono riuscito a lavorare da subito con ASP.NET 2.0...
  • ...Inoltre lavoro in un team guidato da Davide Vernole e...
  • ...Il mio stipendio ne ha tratto beneficio...
  • Mi sono comprato una splendida D70s con due obbiettivi
  • Ho inaugurato imagic
  • Nelle ultime settimane ho iniziato a perdere peso e ho alleviato la bilancia di ~5 Kg.. nonostante il Natale
  • Ho messo in cantiere un progettone che prendera corpo (spero) in gennaio del 2006... i Veneti sanno a cosa mi riferisco...
  • Ho portato avanti i lavori della mia nuova casa a tempo di record...
  • Ho parlato in pubblico per la prima volta... e ho fatto una promessa che devo mantenere

Beh, forse non è molto, ma dal mio punto di vista è stato un ottimo lavoro.

Ed ora lasciatemi augurare a tutti uno splendido 2006!!!

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Simulare il fallback delle Culture

Chi di voi ha mai avuto a che fare con localizzazione e globalizzazione di applicazioni .NET sa bene come funziona il meccanismo del fallback delle culture. In soldoni, per chi non lo sapesse si tratta di quel pricipio per cui se tra le risorse non esiste quella nella cultura che è richiesta, il framework provvedde a trovarne una il più possibile adatta. Quello che forse non è chiaro a tutti è che implementando l'expression builder di cui ho parlato in un post precedente si perde questa utile funzionalità ed è necessario scrivere del codice per gestire l'eventualità. Io quest'oggi mi sono trovato in questa situazione e nel cercare di gestirla ho approfondito il modo con cui il framework codifica le culture e ho tratto da questo approfondimento una singola query che è in grado di risolvere il problema.

Se avete la pazienza di guardare le proprietà della classe CultureInfo noterete che essa ne espone una che si chiama LCID . L'LCID è un codice numerico a 32 bit che esprime la medesima forma che siamo abituati a vedere con i codici ISO che normalmente denominano le culture del framework. Di questi 32 bit infatti i primi 16 vengono utilizzati per esprimere il LanguageID mentre i seguenti 8 bit contengono il SortID. Ad esempio nel caso dell'inglese vedremo che LCID è 1033. Se convertiamo questo numero in esadecimale troveremo che equivale a 0x0409. La cosa notevole è che prendendo tutte le varianti della lingua inglese avremo:

English 0009
English - United States 0409
English - United Kingdom 0809
English - Australia 0c09
English - Canada 1009
English - New Zealand 1409
English - Ireland 1809
English - South Africa 1c09
English - Caribbean 2409
English - Belize 2809
English - Trinidad 2c09
English - Zimbabwe 3009
English - Philippines 3409
English - Indonesia 3809
English - Hong Kong SAR 3c09
English - India 4009
English - Malaysia 4409
English - Singapore 4809

In buona sostanza tutte le varianti della lingua inglese terminano per 09 e dispongono di un codice numerico che le ordina. Lo stesso principio si applica a tutte le altre culture. Ecco quindi che in breve ho prodotto una query che dato un LCID in ingresso trova quello disponibile che più si avvicina. La query sfrutta gli operatori booleani per separare dapprima LangId e SortId, usa il LangId del parametro di ingresso per isolare le culture analoghe e poi ordinando per SortId discendente prende la prima il cui SortId sia minore o uguale a quello fornito.

create function dbo.CultureGetFallbackByLCID(@lcid int)
    
returns int
as
begin
        
    return
    
(
        
select top 1 SortID LangID from
        
(
            
select distinct 
                
Culture 0xff00 as SortID
                
Culture 0xff as LangID 
            
from 
                
AvailableCultures 
        
A
        
where
            
A.LangID @lcid 0xff and
            
A.SortID <= @lcid 0xff00
        
order by SortID desc
    
);

end;

Naturalmente la query può fornire in uscita anche NULL qualora non trovi una cultura che si avvicina a quella fornita. E' questo il caso in cui si dovrà adottare la cultura neutra ovvero quella definita per il fallback finale.

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Offerta di lavoro a Venezia

Ricevo da una mailing list una offerta di lavoro che giro volentieri ai miei lettori. Si tratta di una affermata azienda che richiede 2 programmatori Junior in .NET. Ecco i requisiti:

Il candidato è un neolaureato o diplomato con esperienza anche scolastica nella programmazione in ambienti Microsoft .net

Conoscenze richieste:

       - Microsoft Visual Basic.NET
       - Microsoft (C#)
       - SQL SERVER
       - Sistemi Operativi Microsoft XP / Server 2003

E' gradita l'esperienza nei titoli di seguito riportati:

- programmazione ad oggetti
- C#
-
Asp.net
- Java
- piattaforma Microsoft .NET
- sviluppo di portali WEB
- sviluppo di sistemi distribuiti e centralizzati
- sviluppo di Web Services

Completano il profilo capacità relazionali ed una spiccata attitudine al lavoro per obiettivi.

Chi volesse l'indirizzo email non ha che da chiederlo via form contatti.


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Un po' tardi, ma eccomi qua!

Lo so, forse ora sarete tutti a casa pronti a dare inizio ai festeggiamenti di Natale. Quindi è probabile che questo mio post passi inosservato. Ma se invece come me, nonostante tutto, siete ancora davanti al pc anche stasera, oppure se passerete di qui occasionalmente nei prossimi giorni vi prego di accettare i miei migliori...

...AUGURI!








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A tu per tu con ADAM: Round #2

Stamane ho avuto nuovamente problemi con la configurazione del AspNetActiveDirectoryMembershipProvider. Mi sono trovato a spostare l'installazione di ADAM dalla mia macchina locale ad un server 2003 configurato come controller di dominio. L'unica differenza apparente nell'installazione risiede nel fatto che data la presenza di Active Directory la porta su cui girerà ADAM deve essere cambiata e di default verrà messa a 50000. In realtà al termine della configurazione seguendo i passi del mio precedente post mi sono reso conto che l'utility di configurazione di ASP.NET continuava a darmi il seguente errore:

Logon failure: unknown user name or bad password.

Inutile dire che completati tutti i controlli su username e password il problema continuava a persistere. Dopo una mattinata di tentativi, spulciando la documentazione in rete ho scoperto che il problema deriva dal fatto che a quanto pare su un controller di dominio gli utenti di ADAM vengono creati come "disabilitati", mentre su una macchina XP essi sono normalmente abilitati. Indagando ulteriormente pare che questo comportamento derivi dal fatto che gli utenti vengono creati "senza password" e di conseguenza vengono disabilitati.

Per abilitare un utente occorre selezionarne le proprietà usando ADSI Edit, e modificare la proprietà msDS-UserAccountDisabled impostandola a False oppure a Not-Set.


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ASP.NET 2.0: Propagare la CultureIfo a tutte le pagine della WebApplication

Torno ancora sull'uso delle risorse in ASP.NET 2.0 perchè ho scoperto un comportamento che di primo acchito mi ha creato qualche problema. Il problema derivava dal fatto di aver implementato l'ExpressionBuilder di ho parlato in un precedente post ed aver inserito le espressioni all'interno di alcuni Literal nella pagina. Chi avesse provato questo codice si sarà reso conto che la Culture restituita dal Thread corrente è sempre quella di default del sistema e che ogni tentativo per modificarla non ha l'esito sperato. In sostanza quello che accade è che il momento in cui vengono valutate le espressioni nella pagina è precedente a qualunque altro evento della pagina stessa, precedente perfino al PreInit e quindi non è possibile impostare la cultura corrente prelevandola ad esempio da una Session oppure dal profilo utente.

Questo comportamento deriva dal fatto che le espressioni vengono valutare nel momento in cui la pagina viene costruita e non durante il normale flusso di esecuzione. Per capire meglio quanto sto dicendo, e la conseguente soluzione che proporrò, è interessante provare a fare un semplice test. Preso il codice del post precedente e creata una pagina funzionante che usa una espressione si può provare ad introdurre un errore nel codice generato dal CodeDom. Io ho scelto ad esempio di restituire il nome di un metodo che non esiste. La cosa curiosa è che Visual Studio genera immediatamente un errore, a differenza di quello che ci si potrebbe attendere, e in seguito a tale errore ci mostra il sorgente della pagina aspx generata. Ecco riportato il punto relativo la espression:

@__ctrl.Text = 
    System.Convert.ToString(
        SqlResource.GetObject1("hallo_world"), 
        System.Globalization.CultureInfo.CurrentCulture);

 

Riportato in rosso il codice generato da CodeDom, cui ho aggiunto l'1 finale per causare l'errore. Ora, se con un po' di pazienza si risale il flusso di esecuzione si arriverà a notare che il punto di partenza dello stesso è nel metodo override FrameworkInitialize(). FrameworkInitialize è un metodo che in .NET 1.1 non era documentato e il cui uso era sconsigliato. Risalendo ancora il flusso di esecuzione, stavolta affidandosi a Reflector in breve si vede che FrameWorkInitialize è il primo metodo che viene chiamato all'interno della pagina direttamente dalla ProcessRequest quindi molto prima che gli eventi PreInit e Init si verifichino. Ne deriva che l'unico punto possibile nella pagina per impostare la CultureInfo è il costruttore.

Per risolvere alla radice questo problema, dato che non mi piaceva l'idea di usare il costruttore per questo genere di attività, ho deciso di scrivere un piccolo HttpModule di poche righe che si incarichi di questa attività. Il vantaggio di usare l'HttpModule è che estende facilmente il comportamento a tutte le pagine/webservices sotto il controllo del runtime senza che sia necessario scrivere una classe base per ognuna di esse. Ecco riportato il codice del Modulo:

public class GlobalizationModule : IHttpModule
{
    
public void Dispose()
    {}

    
public void Init(HttpApplication context)
    {
        context.PreRequestHandlerExecute += 
            
new EventHandler(context_PreRequestHandlerExecute);
    }

    
void context_PreRequestHandlerExecute(object sender, EventArgs e)
    {
        Thread.CurrentThread.CurrentUICulture = 
            
this.CurrentCulture;
    }

    
private CultureInfo CurrentCulture
    {
        
get
        
{
            
return CultureInfo.CreateSpecificCulture(
                HttpContext.Current.Profile.GetPropertyValue("Culture") 
as string);
        }
    }
}

Il modulo fa uso dell'evento PreRequestHandlerExecute che viene eseguito subito prima che il runtime chiami la ProcessRequest della pagina. In questo modo l'impostazione della cultura avverrà dopo che il costruttore della pagina è stato eseguito, ma subito prima che si entri nel normale flusso di esecuzione. Personalmente ho scelto di prelevare la Culture corrente dal Profile dell'utente collegato. In questo modo si rende persistente la cultura utilizzata attraverso diverse sessioni oltre che su diverse chiamate.

Occorre infine segnalare un particolare rilevante. Visto quello che è il flusso di esecuzione della chiamata, non ho ancora trovato un metodo valido per cambiare la Culture allo scattare di un evento di un controllo. Mi spiego meglio: se ad esempio nella pagina disponiamo della classica DropDownList con tutte le lingue e volessimo intercettare l'evento SelectedIndexChanged per modificare la lingua della pagina corrente scopriremmo ben presto che questo ha un comportamento anomalo. Infatti a ben pensarci quando si entra nell'handler dell'evento e si imposta la nuova culture, la pagina è stata già generata nella lingua precedente. Perciò l'unica cosa da fare è di usare un Response.Redirect(Request.Path) dopo aver impostato la nuova cuture che otterrà l'effetto di ricaricare completamente la pagina. In questo modo però si perde completamente lo stato della pagina che poteva essere memorizzato nella ViewState. La morale di tutto ciò è quindi: Create sempre una pagina di "profilo utente" che permetta di impostare la Culture prescelta, e togliete di mezzo bandierine e tendine della lingua... non è una gran perdita.

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Un dicembre agile... anzi acrobatico.

All'Agile Day di oggi mi ero iscritto ma anche questa volta sono stato costretto a rinunciare. Il motivo è presto detto, anzi credo ormai sia giunto il momento di metterlo per iscritto ora che si va verso un consolidamento della situazione. All'inizio di questo mese ho deciso di lasciare il mio impiego per approdare ad un'altra società dove mi occuperò di sviluppare con ASP.NET 2.0. La decisione, a dirla tutta è venuta giù come il proverbiale fulmine a ciel sereno, in un periodo in cui tipicamente di certe rivoluzioni non se ne vorrebbe nemmeno sentir parlare, ma ora che ho cominciato a rodare con il nuovo team sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta. La transizione non è ancora del tutto conclusa, tanto che sono costretto a suddividere il mio tempo tra due società, ma ormai stiamo andando verso la sospirata conclusione di questo acrobatico periodo.

Il nuovo impiego come dicevo mi consentirà di lavorare da subito con le nuove tecnologie del Framework 2.0, anzi segna per me un ritorno sospirato ad occuparmi per la maggior parte del tempo di ASP.NET piuttosto che di Windows Forms come ho fatto negli ultimi due anni. Si tratta di una grande occasione anche perchè in questi giorni ho potuto lavorare fianco a fianco con Luca Minudel che devo ringraziare per aver pensato a me quando si è trattato di cercare una nuova risorsa, e con Davide "forza della natura" Vernole, come ho pensato di soprannominarlo dopo averlo visto al lavoro.

Il nuovo lavoro, spero ve ne siate accorti, è stato anche l'occasione per cominciare una serie di post su argomenti che ho affrontato in questi primi giorni di lavoro con ASP.NET. Le problematiche da affrontare sono molte e sono certo che avrò l'occasione per postare su questa splendida tecnologia molto più di quello che ho fatto finora.

Detto questo credo che Marco Abis troverà il modo per perdonarmi per essermi iscritto e poi aver lasciato libera la poltrona. Ma sono certo che l'interesse dell'argomento l'avrà di certo riempita. Prometto che alla prossima ci sarò anche io.

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ASP.NET 2.0: Risorse e ExpressionBuilder

Tempo fa, quando ancora il Framework 2.0 era solo in beta avevo accennato all'uso di un nuovo tipo di espressioni per il recupero di risorse. Oggi, la pratica lavorativa di tutti i giorni ha portato alla luce le potenzialità di questo tipo di espressioni che nel gergo del framework si chiamano ExpressionBuilders. La potenza degli ExpressionBuilder è davvero notevole dato che con semplicità è possibile crearne di nuovi per soddisfare le esigenze di ogni progetto.

Poniamo ad esempio di voler estrarre le risorse di una pagina ASP.NET (le stringhe localizzate ad esempio) da una tabella di un database SqlServer anzichè da un assembly satellite. Penso siamo tutti daccordo che questa operazione in ASP.NET 1.1 non è per nulla semplice e richiede la scrittura di parecchio codice. Con la versione 2.0 del framework si sarebbe tentati di scrivere una cosa del genere:

<asp:Literal runat="server" Text="<%$ SqlResource: hallo_world %>" />

E così facendo ottenere Hallo World!, Ciao Mondo! o Hallo Welt!, rispettivamente se abbiamo scelto la lingua inglese, italiana o tedesca. La keyword SqlResources non esiste nel framework, ma con un po' di codice ben piazzato è possibile registrare un nuovo ExpressionBuilder che risponda a tale keyword ritornandoci la risorsa corrispondente alla chiave e alla cultura selezionate, recuperandole da un database sql server. Ecco come lo si può registrare:

<compilation>
    <expressionBuilders>
        <add 
            
expressionPrefix="SqlResource" 
            
type="Elite.Utilities.Resources.SqlResourceExpressionBuilder, Elite.Utilities.Resources"/>
    <
/expressionBuilders>
<
/compilation>
 

Per creare un expression builder è necessario estendere l'omonima classe ExpressionBuilder implementando almeno un metodo. Tale metodo ha il compito di restituire una porzione di codice che reperisca la risorsa a runtime. In realtà questa è l'unica parte che presenta una certa difficoltà perchè occorre conoscere il CodeDom per generare uno spezzone di codice. Ecco nel riquadro un esempio tratto dal mio codice:

public override System.CodeDom.CodeExpression GetCodeExpression(
    System.Web.UI.BoundPropertyEntry entry, 
    
object 
parsedData, 
    ExpressionBuilderContext context)
{
    CodeMethodInvokeExpression invokeMethod = 
        
new 
CodeMethodInvokeExpression();

    invokeMethod.Method.TargetObject = 
        
new CodeTypeReferenceExpression(typeof
(SqlResource));
    invokeMethod.Method.MethodName = 
        "GetObject";
    invokeMethod.Parameters.Add(
        
new 
CodePrimitiveExpression(entry.Expression));

    
return 
invokeMethod;
}

Il codice così generato verrà inserito dal runtime di ASP.NET nella parte nascosta della partial class che rappresenta la pagina. Questo codice genererà una riga di codice come la seguente:

SqlResource.GetObject("hallo_world")

A questo punto è sufficiente scrivere questa classe con un metodo statico GetObject() che accetta la chiave della risorsa e lo preleva dal database. Il compilatore genererà il codice suddetto e lo inserirà nel flusso della pagina asp.net. Personalmente ho scelto di leggere in Cache una pagina intera di risorse sotto form di un DataTable, e poi se la cache è già presente usare la Select() per trovare il record che mi serve: Ecco come:

public static object GetObject(string key)
{
    
string 
path = HttpContext.Current.Request.Path;
    
string 
culture = Thread.CurrentThread.CurrentUICulture.Name;

    
// in particolare questo metodo preleva le risorse dal db
    
DataTable resources = GetCachedResources(path, culture);

    
if (resources != null
)
    {
        DataRow[] rows = 
            resources.Select(
                
string
.Format("ResourceKey='{0}'", key));

        
if 
(rows.Length > 0)
            
return 
rows[0]["ResourceValue"].ToString();
    }

    
return 
"resource not found";
}
 

In particolare il metodo GetCachedResources() non fa altro che cercare in cache la presenza del DataTable e nel caso in cui non lo reperisca in Cache ottiene i dati dal database e li memorizza nella medesima cache.

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ASP.NET 2.0: Usare AuthorizationStoreRoleProvider con Windows XP

Se vi dovesse capitare di usare AuthorizationStoreRoleProvider da ASP.NET 2.0 non avrete alcun problema a farlo fintanto che la macchina in cui gira l'applicazione è Windows 2003. Tuttavia tipicamente le applicazioni vengono sviluppate su una macchina Windows XP quale è di solito quella dello sviluppatore. In questo caso sarà necessario installare dapprima il Windows Server 2003 Administration Tools Pack dato che su XP l'AuthorizationManager non è installato. Nell'adminpak, troverete anche uno script vbs che vi consente di sapere la sua versione se per caso fosse già installato. Vale la pena di lanciarlo prima di procedere all'installazione.

Questo però non basta. Infatti per poter usare AuthorizationStoreRoleProvider dalle pagine ASP.NET è richiesta l'installazione nalla GAC del AzMan Primary Interop Assembly che deve essere estratto dal Windows 2000 Authorization Manager Runtime (non è un errore, proprio Windows 2000). Per farlo procedete in questo modo:

  1. Scaricate il Windows 2000 Authorization Manager Runtime
  2. Lanciate l'eseguibile che creerà due directory delle quali una denominata \pia
  3. Nella directory \pia\1.2 troverete l'assembly Microsoft.Interop.Security.AzRoles.dll
  4. Installate nella gac l'assembly con il tool di configurazione oppure da linea di comando

Senza questa procedura ogni tentativo di usare l'AuthorizationStoreRoleProvider solleverà un'eccezione che vi informa appunto che tale componente non è presente sulla vostra macchina.

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Ask Mr. Key: Creare un web server (seconda puntata)

Ho messo in linea la seconda puntata della serie di articoli sulla creazioen di un web server in C#. Per chi fosse interessato in questa puntata si affronta il funzionamento del thread principale che riceve le richieste e ai metodi per avviare e interrompere il servizio. Buona lettura

Link: http://blog.boschin.it/articles/webserver2.aspx


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ASP.NET 2.0: Chi non vuole il Global namespace?

Chi avesse sperimentato la creazione di pagine ASP.NET con Visual Studio 2005 si sarà certamente accorto che le classi che implementano tali pagine vengono create in quello che comunemente va sotto il nome di "Global Namespace". Questa nuova feature per quanto comoda può alle volte creare qualche noia se ad esempio nel team le scelte di design richiedono che le classi siano poste in dei namespace ben definiti. Considerato che l'aggiungere la dichiarazione del namespace a mano è decisamente scomodo, dato che poi ci si deve anche assicurare che l'attributo Inherits della direttiva @Page sia correttamente assegnato è consigliabile predisporre un template da utilizzare ogniqualvolta si abbia la necessità di realizzare una nuova pagina. In questo post di Scott Guthrie è riportato uno step-by-step che spiega come confezionare questo template.

Link: http://weblogs.asp.net/scottgu/archive/2005/09/09/424780.aspx 

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ASP.NET 2.0: Legare le immagini ad un tema

Ieri lavorando con i temi di ASP.NET 2.0 mi sono imbattuto nell'esigenza di impostare una immagine all'interno della pagina mediante il file skin del tema. La cosa di per se banale, ha molte diverse soluzioni. Quella che di primo acchito viene in mente è di usare un controllo impostandone lo SkinId e in seguito referenziarlo nel file della skin. Questo però è un approccio che può andare bene solo se le immagini nella pagina sono decisamente poche, altrimenti il numero di controlli web presenti che il runtime dovrà elaborare aumenta vertiginosamente. Alla fine ho scelto una soluzione, basata sull'uso dei css che mi è parsa degna di essere segnalata perchè nel mio caso mi ha esonerato dall'appensantire eccessivamente la pagina. L'idea è di usare un div al posto di un tag img e di impostarne il background via css.

<div id="myImage"></div>

Poi nel file css è sufficiente impostare il background del div come segue

div#myImage
{
    background-imageurl(images/my_image.gif);
    width:25px;
    height:25px;
}

In questo modo una immagine delle dimensioni di 25x25 pixels il cui vantaggio è di aver specificato l'url in uno stile. In questo modo è possibile usare un css all'interno di un tema di ASP.NET e soprattutto di evitare l'uso di innumerevoli webcontrol. Si tratta di un accorgimento banale, ma il risultato è degno di nota, anche poichè questa tecnica è valida con tutti i browser esistenti.

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A tu per tu con ADAM

"Ci ho buttato quasi una notte intera, e un pezzetto di questo pomeriggio, ma alla fine ne sono uscito vivo". Così comincia l'articolo che ho appena postato a testimonianza delle difficoltà che ho incontrato per completare la configurazione di ADAM, la versione applicativa di Active Directory e il provider per Active directory di ASP.NET. Ho deciso di mettere tutto assieme in un unico articolo perchè nele ricerche in rete non ho trovato una sola fonte che spiegasse la cosa nella sua interezza.

Link: http://blog.boschin.it/articles/aspnetadam.aspx


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Ask Mr. Key: Creare un web server (prima puntata)

Lavorando su IMHO 2.0 mi sono trovato a dover scrivere un piccolo web server per visualizzare i post nel preview pane. Così, dato il notevole l'interesse del lavoro ho deciso di scrivere qualche articolo per spiegare nel dettaglio come sono arrivato ad una buona soluzione usando gli strumenti del framework 2.0. E' utile precisare che in questo esempio non è utilizzata la classe HttpListener perchè essa non è supportata da tutti i sistemi operativi Microsoft.

Buona lettura: http://blog.boschin.it/articles/webserver1.aspx

keywords: http protocol webserver

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Code Smells... c'è qualche temerario?

Ieri sera, preso da un wikiraptus ho aggiornato l'argomento Refactoring aggiungendo l'elenco delle Code Smells. Trovare l'elenco non è stato difficile, ma descriverle è sicuramente una altro paio di maniche, soprattutto se si vuole che la descrizione abbia una utilità pratica. Non sarebbe male se qualche buonanima mi desse una mano. L'articolo sul Refactoring in realtà apre molte strade, ed è un'occasione favolosa per approfondire l'argomento. Oltre alle CodeSmells, c'è tutta la serie dei PatternDiRefactoring che attende di essere esplosa. La mia idea è di normalizzare la tabella delle Code Smells al pari di quella dei Pattern e poi uno per uno analizzarli tutti, magari decidendo un template comune per mantenere leggibilità ed efficacia. I punti per ogni argomento sono: Descrizione, Esempi pratici, Approfondimenti, Suggerimenti, Letture. E poi chi più ne ha più ne metta. Chi si fa avanti? Non occorre essere Martin Fowler, basta solo un po' di buona volontà e voglia di imparare.

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