Società
Come va il mondo.
Prosegue la saga delle armi pasquali. Quest'oggi, al termine
del pranzo pasquale è uscita dall'uovo, per la seconda volta, un'arma
giocattolo.
Stavolta mi sono deciso a postare la foto per l'evidente
pericolosità del giocattolo che presenta bordi acuminati e delle freccette che
sembrano fatte apposta per forare gli occhi. Si tratta di un giocattolo a molla
che è in grado di scagliare i dardi a svariati metri di distanza. Curiosa la
dicitura sull'etichetta che avverte che il gioco non è adatto a bambini di età
inferiore ai 36 mesi. Personalmente non lo darei in mano nemmeno ad uno di 8
anni....
Stamane i preliminari del pranzo pasquale hanno rivelato una
sconcertante verità. Alla fine del convivio è giunto il momento per mia
figlia di tre anni di rompere l'atteso ovone di cioccolata. Potrete immaginare
il mio stupore quando dal dolce guscio è spuntata nientemeno che una Beretta
giocattolo con tanto di proiettili con ventosa e una bomba ad ananas del tipo
che si vede spesso nei film.
Già l'atto di regalare un'arma giocattolo ad un bambino, mi
sembra davvero una pessima abitudine, ma infilare tale diseducativo strumento in
quello che a tutti gli effetti è il regalo principe di una festa che
dovrebbe essere...
Ripropongo
un link che il mio amico Francesco ha postato in un commento, perchè l'articolo
è davvero significativo. Anche questa volta, come già successo per l'aborto e
per il divorzio, la fecondazione assistita sta diventando un fenomeno di elite,
dove solo chi ha i soldi si può permettere di provarci.
Link: Repubblica.it » scienza_e_tecnologia » Il grande flop dei
figli in provetta
powered by IMHO 1.2
Un vecchio adagio recita, "non è bello ciò che è bello, ma
è bello ciò che piace". Se davvero esiste un Dio, mi scampi dall'idea di
contestare la libertà personale sul gusto, ma trovo che quanto recita questo
detto sia davvero deleterio.
Immaginiamo infatti che a Michelangelo a Caravaggio oppure a
Picasso, qualcuno avesse detto: "No quello che tu fai non mi piace!".
Sarà anche possibile che questo sia successo, tuttavia credo siano poche le
persone che ad oggi possano contestare la bellezza delle opere di questi
rinomati artisti e pensatori.
In un'epoca come la nostra, in cui il conformarsi...
Ultimamente sento ripetere spesso questo schema, in
riferimento a svariate cose:
Io non ... ma ...
Ad esempio nei primi puntini si può mettere un riferimento a Microsoft,
oppure a Berlusconi e nei secondi una presa d'atto che qualcosa di buono ci
sia.
Trovo che questa moda sia un segno dei tempi. Se è vero come è vero che oggi
la discriminazione miete le sue vittime con facilità, questa forma verbale è una
sorta di prima difesa verso essa. Il pregiudizio che è fomentato verso
alcuni simboli, eletti come tali dai media o dalla moda, crea delle classi
sociali a cui molti sentono il bisogno...
Ascoltando la radio sono venuto a conoscenza del
risultato di un sondaggio annuale che presenta la classifica degli uomini
migliori e peggiori dell'anno scorso. Tralasciando gli uomini migliori, quello
che più mi ha colpito è che al primo posto della classifica degli uomini
peggiori c'è George W. Bush.
Ora, non che io nutra una ammirazione smisurata per tale persona, ma quello
che più mi lascia interdetto è che le percentuali sommate di Saddam Hussein e
Osama Bin Laden, raggiungono a mala pena il 50% della percentuale che Bush
realizza da solo. E' evidente che c'è qualcosa che non va, se il...
Ecco un punto di vista che
condivido a proposito delle svariate tragedie nel mondo.
Il Blog di jazzer: Disastri di
serie A e di serie B powered by IMHO
A quanto pare le vecchie abitudini dell'Unione Sovietica, che affliggono tutte le dittature, continuano a rimanere.
Il regime dell'ex Birmania nasconde i numeri della catastrofe
powered by IMHO
Stamane, ho avuto occasione di seguire un telegiornale
all'ora di pranzo e come ci si può attendere, la notizia principe era quella
dell'immane tragedia che si è consumata in questi giorni. Rimango sempre
sconcertato dal gusto che il giornalismo italiano e suppongo quello
internazionale riescono a dimostrare per il macabro.
Frasi del tipo "gli ha staccato la testa", oppure domande sulla falsariga di
"che sensazione le ha dato vedere tutti questi morti?", sono ormai all'ordine
del giorno. Trovo irrinuciabile, che arrivino aggiornamenti pressochè ogni
minuto, ma il balletto di cifre intorno al numero di morti che si sviscera in
una classifica dell'orrore...
Non sono molti quelli che
sarebbero riusciti a prendere una decisione come quella che è riportata in
questo post: Ch-ch-ch-changes...
Soprattutto, non sono molte le donne italiane (e gli
uomini) che possono farlo!
powered by IMHO
Full Società Archive